I quattro centri che fanno parte del sistema delle Nazioni Unite: Ictp (Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam), Icgeb (Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologie), Twas (Accademia mondiale delle scienze) e dell'IcraNet di Pescara "sono accomunati da eccellenza scientifica, dal carattere internazionale e dalla vocazione alla cooperazione, tutte qualita' che devono entrare nell'agenda nazionale e diventare un impegno parlamentare". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Gianni intervenendo oggi alla Camera alla loro presentazione promossa dal ministero degli affari Esteri con il sottosegretario Mario Giro. "Parlare qui di scienza ha un senso politico molto forte: tra non molto - ha sostenuto Giannini - dovremo inserire la nostra riflessione in un ambito europeo, e inserire il nostro piano nazionale della ricerca in uno spazio della ricerca europea". Punto critico toccato dal ministro l'importanza del capitale umano: "La ricerca - ha detto - la fanno donne e uomini, i giovani, ed e' necessario avere chiara visione di dove siamo e di dove vogliamo andare. La cooperazione globale ci porta all'internazionalizzazione intrinseca all'essere eccellenze scientifiche". "Oggi i ragazzi europei tra i 15 e i 24 anni sono circa 80 milioni. Secondo recenti stime, scenderanno a 73 nel 2050. Di contro - afferma Giannini - i 226 milioni di giovani africani che oggi vivono in Africa, nel 2050 raggiungeranno i 400 milioni". Serve quindi "una 'knowledgevalley' che sia europea e che si dia obiettivi comuni". "Se l'Italia riuscira' con le sue politiche a compiere un primo passo in questa direzione, il nostro Paese - ha concluso - potra' essere in grado di avere un percorso di carriera e un trasferimento di conoscenza alla societa' che completi il lavoro fatto finora nei singoli centri"
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