Il Governo ha impugnato la legge della Regione Abruzzo numero 48/2012 riguardante la disciplina, l'utilizzo e la rendicontazione dei contributi ai gruppi consiliari e le disposizioni relative al contenimento della spesa del personale a tempo determinato. Secondo il Governo la legge è incostituzionale perché escluderebbe dalle disposizioni sul contenimento delle spese quelle «derivanti dai rapporti di lavoro instaurati presso gli uffici alle dipendenze degli organi elettivi della Giunta e del Consiglio regionale» in contrasto con le norme statali «il cui dettato è specificatamente finalizzato al contenimento della spesa per il personale».
In base a quanto fissato dal decreto legge 78/2010, a decorrere dal 2011, le amministrazioni pubbliche possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009. Questo è l'oggetto del contendere sul quale sarà chiamata a decidere la Consulta. La legge - secondo il Governo - contrasta inoltre con il divieto per gli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.
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