"Un carcere abbandonato a se' stesso, con celle che dovrebbero essere singole con 3 detenuti dentro e il terzo letto a 45 cm dal soffitto, sovraffollato del doppio della capienza". E' quanto ha dichiarato il segretario nazionale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, al termine della visita nella casa circondariale di Lanciano di questa mattina. "Qui sono sono assegnati 362 detenuti, oggi ne erano presenti 287 per quello che e' un carcere omologato come massima capienza per 180 detenuti. Dei 287 presenti, 141 sono detenuti di alta sicurezza, 87 detenuti comuni e 75 si trovano fuori dal carcere per motivi di giustizia - ha spiegato Sarno - la cosa grave non e' solo la sporcizia che abbiamo documentato nei 40 scatti che diffonderemo nell'ambito del progetto 'Lo Scatto Dentro', ma l'assenza di un direttore assegnato che sia presente in questo carcere quotidianamente e che possa dedicarsi alla gestione".
Il segretario della Uil Penitenziari ha visitato il carcere questa mattina, trovando una situazione "indegna, che calpesta la dignita' di detenuti e lavoratori". "Mancano fondi per la manutenzione ordinaria, e' vero, ma qui c'e' una mala gestione di cui informeremo il ministro Severino con una relazione puntuale", ha sottolineato Sarno, che ha visitato il carcere di Villa Stanazzo in compagnia del segretario UilPa Abruzzo, Giuseppe Giancola, del segretario provinciale di Chieti, Ruggero Di Giovanni e del delegato di Lanciano, Vincenzo Del Boccio.
"La visita delle carceri italiane per magistrati e parlamentari dovrebbe essere obbligatoria almeno una volta l'anno: cosi' si renderebbero conto di che tipo di strutture indegne abbiamo. Si dicono molte belle parole, ma poi si fanno leggi, come quella Cirielli, che manda noin carcere vecchietti che rubano due mele al supermercato". Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Uil Penitenziari Eugenio Sarno, al termine della visita della casa circondariale di Lanciano, carcere di massima sicurezza cui sono assegnati il doppio dei detenuti che potrebbe contenere. "Le carceri italiane, come quello di Lanciano, scontano 20 anni di oblio e di disattenzione della politica, insensibile e sorda alle minime esigenze dei detenuti e dei lavoratori: Napolitano e' uno dei pochi che ha dimostrato in tempi non sospetti una grande sensibilita' sul tema. Il presidente della Repubblica, allora senatore, era con noi in strada gia' nel 2005, per la marcia per l'amnistia: noi riteniamo questo provvedimento necessario, se contestualmente vengono create le condizioni per una nuova start up della situazione delle carceri in Italia - ha sottolineato Sarno - altrimenti sara' solo un rinviare il problema. Oggi le carceri costano 4 miliardi l'anno allo Stato: con un provvedimento di amnistia vero, e non strisciante come le prescrizioni di cui possono usufruire solo chi si puo' permettere avvocati di un certo livello, uscirebbero dal sistema carcere circa 15mila detenuti, per un risparmio di almeno un miliardo di euro che potrebbero essere reinvestiti nel sistema giustizia", ha concluso.
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