Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, a seguito dell'operazione che ha portato agli arresti e alle perquisizioni per gli appalti post-terremoto, ha convocato a stretto giro una riunione della Giunta comunale ''per cercare di capire, analizzare fatti, ed assumere le decisioni conseguenti''. ''Sto malissimo, mi sento tradito, perche' ho sempre raccomandato a tutti la massima trasparenza e il rispetto della legge'', ha spiegato il sindaco.
''Avevo nominato Placidi - ha proseguito Cialente - per le sue capacita' tecniche perche' in quei drammatici momenti mi serviva un tecnico ed ho scelto lui in quanto direttore generale del Consorzio beni culturali, istituzione della quale il Comune e' il maggiore azionista, ed ho pensato che fosse il tecnico piu' bravo. In riferimento a Tancredi avevo pensato a lui come consigliere comunale di opposizione, la sua delega e' stata mantenuta per soli due giorni in seguito alla levata di scudi in seno alla maggioranza. Poi Tancredi si dimise perche' mi disse che voleva lavorare nella ricostruzione come agente per la ricerca di appalti. Sibilla e' una sua collaboratrice, gli altri non li conosco''. Per ora Cialente non ha fatto nessun commento sulla posizione del vicesindaco Roberto Riga (Api) che risulta tra gli indagati.
"Un fulmine a ciel sereno su una vicenda che non conosco. Confido nella magistratura che faccia il suo corso, forniro' elementi per mettere in evidenza la mia piena estraneita'". Cosi' il vice sindaco dell'Aquila, Roberto Riga, indagato nell'ambito dell'operazione su tangenti e appalti post-terremoto che ha portato a 4 arresti. "Per le mie azioni c'e' la piena tracciabilita' - sottolinea - comunque ho un'informazione di garanzia, non un rinvio a giudizio". Quanto alle possibili conseguenze politiche e in particolari eventuali dimissioni dalla Giunta Cialente, "non ci sto ancora pensando", conclude.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 3
Condividi: