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Pubblicato il 08/01/2014 23:11

Inchiesta sulla Ricostruzione, le reazioni

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Appello per L'Aquila chiede le dimissioni di Cialente

"E' stato un fulmine a ciel sereno, e che non fa bene di certo all'immagine del territorio e anche alle procedure di ricostruzione. Noi abbiamo comunqe sempre detto, nel post-sisma, che e' necessario stare sempre vigili e attenti nelle procedure di ricostruzione, anche per evitare le infiltrazioni della criminalita' organizzata". Cosi' Agostino Del Re, direttore di Cna l'Aquila, commenta, con Labitalia, gli arresti di questa mattina nell'ambito di un'indagine sulla ricostruzione del post-terremoto in Abruzzo. Secondo Del Re, "quel che e' certo, purtroppo, e' che per la ricostruzione solo adesso si comincia a vedere qualcosa, ma la strada e' ancora molto lunga". Per Del Re, comunque, in questo momento "e' necessario fare quadrato tra imprese, istituzioni e parti sociali per affrontare al meglio tutta la vicenda della ricostruzione". 

"Sulla vicenda non ci sono commenti, se non quelli di stupore e sorpresa. Di tutto aveva bisogno la citta' e il territorio ma non di un fatto del genere. Non vorrei che questi fatti, assolutamente da condannare e sui quali confidiamo nel lavoro della magistratura, spostassero l'attenzione da quella che e' la vera esigenza del territorio e anche del Paese, e cioe' la ricostruzione post-sisma". Cosi' Umberto Trasatti, segretario generale della Cgil di L'Aquila, commenta, con Labitalia, gli arresti di questa mattina nell'ambito di un'indagine sulla ricostruzione del post-terremoto in Abruzzo. Secondo Trasatti, "adesso il territorio deve esigere chiarezza sulla vicenda, anche perche' noi tutti siamo impegnati nella battaglia per far arrivare i fondi per la ricostruzione, da realizzare in trasparenza e legalita'". "E non vorrei -conclude- che vicende come questa gettassero un ombra su tutto, e distogliessero l'attenzione appunto dalla ricostruzione e dalla ripartenza economica dell'intero territorio". 

"L'inchiesta e gli arresti sui puntellamenti sono solo l'ultimo episodio che segna definitivamente il tramonto politico del sindaco Cialente e della maggioranza che lo sostiene. Il sindaco si dimetta per consentire alla citta' una nuova stagione politica legittimata da un rinnovato mandato popolare". A prendere posizione e' il gruppo consiliare Appello per L'Aquila. Solo venti giorni fa - ricorda il movimento in una nota - ponemmo con forza e quasi da soli il tema della legalita' e della trasparenza a fronte della pubblicazione di alcune intercettazioni. Facemmo delle richieste al sindaco che non rispose se non con i soliti insulti nel tentativo di minimizzare la voragine della questione morale che ha sotto i piedi. Lo stesso inaccettabile atteggiamento lo assume anche oggi: 'sono singoli episodi, le indagini sono circoscritte, mi sento tradito'. Non scherziamo, la responsabilita' politica del sindaco e' gigantesca, gli indagati sono uomini da lui scelti prima e dopo in Giunta e ai vertici dell'amministrazione. Il sindaco stesso mesi fa denuncio', con una clamorosa chiamata in correo, gli appetiti spartitori della sua maggioranza. Il minimizzare, il non prevenire possibili conflitti di interesse, affidare ruoli delicati a chi ha gia' avuto a che fare con la giustizia, difendere l'indifendibile - osserva Appello per L'Aquila - sono il terreno di coltura in cui attecchisce il malaffare, per questo la reazione del sindaco e' pericolosa e irresponsabile. Al di la' delle inchieste abbiamo assolutamente bisogno di un cambio di passo per ricostruirci, cosi' invece ogni giorno si inciampa. E non potra' che andare peggio". Il movimento, infine, rende nota la richiesta della convocazione immediata di un Consiglio comunale straordinario. 

"Con questa vergognosa vicenda giudiziaria, la citta' dell'Aquila e' stata martoriata ancora una volta". Lo afferma il partito regionale dell'Idv commentando in una nota gli arresti per presunte tangenti in cambio di appalti pubblici per i lavori del post sisma. "Purtroppo non e' la prima e non sara' neppure l'ultima, se non si introdurranno da subito misure preventive, di verifica e di controllo eccezionali per reprimere sul nascere ogni forma di discrezionalita' gestionale e di abusi che potranno ancora verificarsi nell'uso delle risorse destinate alla ricostruzione. Se si vuole riconquistare credibilita' - afferma l'Idv - sara' un preciso dovere dell'amministrazione comunale presentare al piu' presto alla citta' e all'intera nazione un nuovo piano operativo di iniziative anti corruzione e di azioni amministrative a tolleranza zero. Se cio' non dovesse avvenire - conclude l'Italia dei Valori - assisteremo, come sta accadendo, alla solita retorica che si limita ad una scontata fiducia nell'operato della magistratura e riduce i fatti a episodi isolati di responsabilita' individuale"

"Alla luce degli ultimi eclatanti fatti di cronaca, Confindustria L'Aquila non cede alle tentazioni giustizialiste oggi in voga, ma ribadisce la linea garantista fino al terzo grado di giudizio. Gli imprenditori confermano, pertanto, fiducia piena e totale nei confronti della Magistratura e delle Forze di Polizia. Ma se le prove sono certe e i dubbi dissipati, allora - dice Confindustria - 'tolleranza zero'"! "Esperienze recenti - si legge in una nota dell'associazione - ci insegnano che basta un solo caso, dopo arresti clamorosi e conseguenti dimissioni da organi amministrativi, che si trasforma in assoluzione piena o, peggio, in un non luogo a procedere, per gettare fango non solo sugli organi di giustizia, ma financo su coloro che invocano tolleranza zero, sul primato della legalita' e sul rispetto delle regole. In un momento estremamente delicato come quello che stiamo vivendo caratterizzato da tante imprese e famiglie ridotte allo stremo, da alti livelli di tassazione, dai mancati pagamenti della Pubblica Amministrazione, da una burocrazia asfissiante e dalla mancanza del credito che quasi istigano a delinquere, fortissima sarebbe la tentazione di auspicare alla fine del terzo grado di giudizio, anche per alcuni delitti che offendono la concorrenza e impoveriscono l'economia, di iniziare a pensare di 'buttare le chiavi'... Gli ulteriori provvedimenti di restrizione della liberta' che minano l'immagine gia' compromessa di una intera comunita' e che vanno a discapito di un sano e virtuoso processo di ricostruzione morale e fisica del comprensorio aquilano - afferma Confindustria - mai potranno pero' offuscare la grande dedizione al lavoro, alla legalita' e al rispetto delle regole di imprese, cittadini ed istituzioni che nella quasi totalita' rappresentano una comunita' sana e fondata sulla grande abnegazione al lavoro ed al rispetto delle regole della concorrenza".

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