"La festa della liberazione e' il fondamento della moderna democrazia italiana, al 25 aprile e' legata l'idea di liberta' e rappresentanza, di pluralismo e partecipazione. Per questo e' importante ricordare e valorizzare lo studio e la ricerca, gli eventi che portarono il nostro Paese a liberarsi dalle dell'occupazione da parte della Germania nazista e del ventennio fascista. La cittadinanza fondata sulla memoria storica, e' il legante di una comunita'". A parlare e' David Adacher, il segretario dell'Istituto abruzzese per la storia della resistenza e dell'Italia contemporanea (Iasric), che come ogni anno celebra la giornata del 25 aprile. In particolare nella zona di Madonna Fore ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione ai "Nove Martiri Aquilani" del sentiero che conduce da L'Aquila-San Sisto verso la frazione di Collebrincioni. Tra le altre iniziative tenutesi nel capoluogo di regione l'omaggio ai caduti della Banca d'Italia nello stabilimento Thales Alenia; in piazza IX Martiri, l'omaggio ai nove giovani aquilani trucidati dai nazifascisti il 23 settembre 1943 e, nella frazione di Filetto, l'omaggio ai martiri della strage nazifascista del 7 giugno 1944. Presso la villa comunale, l'omaggio ai Caduti della Patria, con la cerimonia dell'alzabandiera, l'inno nazionale, l'onore ai Caduti e la deposizione della corona ai piedi del monumento; a Onna, omaggio ai martiri locali che persero la vita nella strage dell'11 giugno 1944. A Teramo, su iniziativa di Comune, Provincia e Anpi, la cerimonia dell'alzabandiera e la deposizione di una corona d'alloro presso il monumento ai caduti della resistenza teramana in largo Madonna delle Grazie. Da li' e' partito il corteo celebrativo che ha attraversato la citta' fino ad arrivare in viale Mazzini, dove e' stata deposta una corona d'alloro, davanti al monumento ai caduti di tutte le guerre. Le celebrazioni si sono concluse alla Villa Comunale dove sono stati commemorati i partigiani teramani Alberto Pepe, Mario Capuani, Berardo D'Antonio e Romolo Di Giovannantonio.
A Chieti e' stato un 25 aprile preceduto e accompagnato dalle polemiche per la mancanza di riferimenti alla resistenza nel manifesto commemorativo fatto affiggere dal Comune. La cerimonia pubblica si e' pero' svolta in assoluta tranquillita': il sindaco Umberto Di Primio, il prefetto Fulvio Rocco de Marinis e il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio hanno deposto corone di alloro alle lapidi e ai monumenti che ricordano i caduti, la resistenza e i partigiani fucilati. "Creare ad arte polemiche per il solo scopo di apparire, come hanno fatto taluni esponenti politici - ha detto Di Primio - trovando nella stampa una non condivisibile cassa di risonanza, offende la memoria degli eroi della seconda guerra mondiale e di quanti, con la non violenza, hanno contribuito a creare le condizioni perche' il nostro Paese uscisse dalla occupazione e dalla dittatura. A noi il compito di ricordare per pacificare, allontanando per sempre chi, in nome di sani e sacrosanti principi, alimenta l' odio e le divisioni''. In largo Martiri della Liberta', dove e' collocata una delle lapidi commemorative, un gruppo di militanti dell'Anpi, durante la deposizione della corona, ha intonato e cantato ''Bella Ciao''. Sul posto e' stata allestita una mostra sulla Resistenza e, sempre per iniziativa dell'Anpi teatina, alcuni di ragazzi di eta' compresa fra 10 e 14 anni hanno preso parte ad un percorso storico fotografico, con la guida dello storico Filippo Paziente e del fotografo Nicola Santamaria. "Il tributo di sangue pagato dalla nostra citta' - ha detto il presidente di sezione dell'Anpi, Aldo Mario Grifone - e' stato alto come d'altronde nella nostra provincia: vorremmo che non andasse disperso, ma che restassero i valori di quello che i nostri ragazzi hanno voluto fare cioe' darci la liberta' e la dignita'. L'amministrazione comunale ha un po' perso di vista il significato di questa manifestazione che noi volevamo rimettere al centro: loro si sono scordati sul manifesto le parole resistenza, fascismo, antifascismo, partigiani, ma oggi si celebra quello, la liberazione dell'Italia dalla dittatura, dal nazifascismo e la conquista della liberta e dei valori democratici"
Celebrazioni anche a Gessopalena organizzate dalla Fondazione Brigata Maiella alla presenza del vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, del vicepresidente della Camera dei deputati, Marina Sereni, e del sottosegretario di Stato, Giovanni Legnini. "Il sacrificio e il valore di chi libero' l'Italia - ha sottolineato Pittella - sono il pilastro non solo della nostra democrazia ma dell'Unione europea che nasce dalla tragedia per costruire e mantenere la pace. Festeggiare oggi il 25 aprile, significa anche ricordare il valore e il significato dell'Europa unita. Contro gli estremismi e i populisti di ieri e oggi". "Qui e' il luogo della gloriosa Brigata Maiella - ha ricordato la Sereni -, e' il luogo di eccidi drammatici, di crimini contro l'umanita'. Di queste vicende - ha aggiunto - bisogna portare la memoria: la memoria del male, ma anche la memoria del bene, di chi ha combattuto per la liberta'". Secondo il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, "dopo 69 anni non ha piu' senso continuare a dividerci tra vinti e vincitori: se perenne deve rimanere il monito di quanto e' stato e che non deve mai piu' ripetersi, uno spirito di rinnovata liberazione dai 'fantasmi del passato' potra' trovare solo un'Italia piu' saggia e piu' forte". Alla cerimonia nel capoluogo adriatico, svoltasi come da tradizione in piazza Garibaldi dinanzi al monumento ai Caduti, hanno partecipato anche il presidente della Provincia, Guerino Testa, il prefetto Vincenzo D'Antuono, il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano. Sempre a Pescara la Cgil e la locale sezione dell'Anpi hanno organizzano la "biciclettata della Liberazione", mentre presso la scuola "11 Febbraio 1944", a Colle Pineta, si e' tenuta una cerimonia davanti al cippo che ricorda i nove partigiani fucilati dai nazifascisti con la consegna del premio "Una resistente ri-conoscenza", quest'anno assegnato a Libera e al suo fondatore don Luigi Ciotti. "Vorremmo che il 25 aprile diventasse davvero una festa - ha affermato il presidente dell'Anpi, Enzo Fimiani -. E' un momento di gioia dedicato a tutti gli italiani democratici, antifascisti e repubblicani che condividono valori fondamentali come quelli della Liberta' e della Democrazia". Per l'occasione e' intervenuto a Pescara anche il tenente della brigata Maiella Gilberto Malvestuto per incontrare cittadini e testimoniare l'importanza della celebrazione della Festa della Liberazione. Giustizia sociale, diritto al reddito e sovranita' popolare, sono questi i temi della terza edizione del "25 aprile PER la liberazione", organizzato dall'associazione Terra, in piazza Sacro Cuore, con la partecipazione di un numeroso cartello di associazioni italiane. Ad Avezzano da via Cavalieri di Vittorio e' partita la "carovana della Liberazione" fino a raggiungere il Monumento all'Alpino, dove il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha deposto una corona d'alloro in memoria dei caduti; il corteo ha poi raggiunto il monumento alla "Liberta' di tutti i Popoli" dove e' stata deposta un'altra corona d'alloro dedicata a chi sacrifico' la propria vita per l'affermazione dei diritti di liberta'.
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