"Sull'emendamento del governo riguardante l'adeguamento alle procedure comunitarie dei contributi alle popolazioni colpite dal terremoto, in particolare Abruzzo, Marche ed Umbria, si e' deciso di sospenderne l'esame da parte della Commissione. Infatti una volta approvata la norma, avrebbe causato, anche per i lavoratori dipendenti, forti decurtazioni sui salari a seguito di dovute restituzioni d'imposte. Percio' abbiamo deciso di invitare il governo ad ulteriori riflessioni anche in sede Europea". Lo hanno dichiarato il senatore del Pdl Paolo Tancredi e del Pd Giovanni Legnini, relatori sulla legge di stabilita'.
'Lunedi' sara' all'esame del Senato' l'emendamento sui contributi sospesi e da restituire che 'limita correttamente l'ambito di applicazione di tali aiuti in relazione alle calamita' di Marche e Umbria, di Molise e Umbria, e Abruzzo nel 2009, prevedendo che il beneficio sia riconosciuto a coloro che dimostrino il nesso di causalita' diretto con i predetti eventi sismici'. Lo afferma, il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, inviato del governo Monti in materia di ricostruzione.
'E' questo il solo modo in cui gli aiuti possono essere effettivamente percepiti, come e' giusto, dagli operatori colpiti - spiega Barca - affinche' essi non debbano invece restituirlo, vivendo nei prossimi mesi in condizioni di grave incertezza e precarieta': cosa che, nel caso dell'Abruzzo che seguo personalmente, sarebbe gravemente lesiva dello sforzo accelerato di ricostruzione che nei prossimi giorni, con atto formale, si estendera' ai centri storici'.
Barca aggiunge che l'emendamento 'e' all'attenzione del Parlamento, nell'ambito della Legge di Stabilita' da approvare entro la settimana prossima' ed e' 'teso a chiudere la procedura di infrazione che concerne la limitazione degli aiuti illegittimamente concessi alle popolazioni colpite dalle calamita' naturali negli ultimi vent'anni. Infatti, la legislazione italiana ha finora concesso esenzioni fiscali e contributive a tutti gli operatori che risiedevano nelle aree colpite'.
'La disciplina comunitaria prevede invece - conclude il ministro - una deroga agli aiuti di Stato solo a coloro il cui reddito da attivita' produttive sia stato effettivamente danneggiato dall'evento naturale, in modo proporzionale a tale danno'.
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