"Posso dire che la stragrande maggioranza dei contribuenti dell'Aquila e del cratere restera' fuori dalla procedura Ue per il recupero delle tasse e delle agevolazioni fiscali concesse alla popolazione colpita dal terremoto. Resta da valutare quale sara' alla fine il numero dei contribuenti interessati, ristretto per lo piu' alle imprese medio-grandi, valutandone anche gli effetti economici e occupazionali. Dobbiamo in aggiunta impegnarci a far si' che queste risorse, pagate da quei pochi che dovranno restituire le tasse per intero, restino sul territorio, costituendo un fondo ed evitando che vengano destinate ad altri". E' l'assicurazione che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, in rappresentanza del governo, ha fornito stamane all'Aquila in una riunione alla quale hanno partecipato il sindaco dell'Aquila Cialente, la senatrice Pezzopane, le parti sociali, la classe dirigente locale, il presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura ed alcuni rappresentanti della Regione Umbria e dell'Anci. L'incontro era finalizzato al confronto sull'opportunita' o meno di inserire nella legge di stabilita' l'emendamento sulle modalita' di restituzione delle tasse nei territori colpiti da calamita' naturali. "L'obiettivo di oggi - ha dichiarato Legnini - era quello di ascoltare le proposte, le idee e le soluzioni studiate in questi mesi dal territorio e di comunicare qual e' lo stato di avanzamento della valutazione tecnico giuridica che il governo ha fatto in questi mesi e da me coordinata, sulla restituzione delle imposte e dei contributi. Siamo riusciti ad individuare con i tecnici dei diversi ministeri coinvolti ben cinque cause soggettive ed oggettive di esclusione da qualunque iniziativa di recupero, restringendo in misura molto rilevante la platea potenziale dei destinatari. Adesso la domanda che si pone e' e': 'Vogliamo fare una norma che eviti problemi alla stragrande maggioranza di persone ed imprese, cercando di limitare il danno ad una ristrettissima cerchia di contribuenti, evitando cosi' brutte sorprese? Questo e' il quesito al quale, personalmente, rispondo di si': meglio un danno limitatissimo che una sorpresa che potrebbe portare un danno piu' elevato. Mi rimetto comunque alle valutazioni del territorio ed aspetto indicazioni. Il governo valutera' le proposte che formulerete. Ma poiche' l'Europa ci dice, informalmente, che tra fine anno ed inizi dell'anno prossimo potrebbe concludersi questa procedura, ricordo - ha concluso il sottosegretario - che l'ultimo veicolo normativo possibile prima della fine dell'anno e' quello della legge di stabilita' o forse del mille proroghe, ma i tempi per farlo sono ristrettissimi".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: