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HOME » POLITICA » MACRO REGIONE ADRIATICO - IONICA, L'APPELLO DI ASSOCIAZIONI E SINDACATI
Pubblicato il 17/01/2014 21:09

Macro regione Adriatico - Ionica, l'appello di associazioni e sindacati

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"L'Abruzzo ha la possibilita' di rilanciare la sua identita' adriatica in una funzione nazionale ed europea"

"L'Abruzzo ha la possibilita' di rilanciare la sua identita' adriatica in una funzione nazionale ed europea", e in questo contesto diventa strategico il prolungamento a tutta la dorsale dell'Alta Velocita' ferroviaria: una partita ancora possibile, a condizione che questa infrastruttura decisiva entri a pieno titolo nella programma della nascente Macroregione adriatico-ionica". Lo sostengono associazioni d'impresa del mondo industriale, del commercio, dell'artigianato, della piccola impresa e dell'agricoltura (Api, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria) e sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl, Ugl, Uil) che oggi hanno messo "nero su bianco" le proprie osservazioni, partecipando ufficialmente alla consultazione aperta dall'Unione europea con istituzioni locali e mondo dell'impresa per la messa a punto del Piano d'azione della stessa Macroregione. Un documento di programmazione, questo, determinante per le scelte future: impossibile, insomma, immaginare futuri investimenti legati al potenziamento e all'estensione dell'Alta velocita' ferroviaria sulla dorsale adriatica se non vi fossero inseriti. E' quindi una vera e propria mappa delle priorita', quella indicata da imprese e sindacati, che punta con decisione - innanzi tutto - al collegamento dell'Abruzzo con il Corridoio V (Kiev-Sarajevo-Ploce): "Un collegamento mancante nella rete trasportistica europea, la 'TEN-T' - sottolinea il testo - che puo' essere pienamente soddisfatto recuperando il ruolo di "land bridge" naturale tra la penisola iberica e i Balcani, valorizzando l'unica rete trasportistica di rilievo gia' esistente tra l'Adriatico e il Tirreno: quella dell'Abruzzo verso Roma/Civitavecchia". Obiettivo possibile, questo, perche' gia' figurava nella programmazione strategica nazionale per le infrastrutture per il periodo 2007-2013. Al collegamento est-ovest tra le diverse aree continentali, il documento di osservazioni salda naturalmente - ecco dunque spiegato il ruolo dell'Alta Velocita' - la direttrice nord-sud: "La connessione con Ploce e la realizzazione del collegamento Adriatico-Tirreno, con il prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico, mette l'Abruzzo al crocevia di vie continentali Nord-Sud ed Est-Ovest. L'attuale definizione, che vede questo Corridoio finire a Ravenna, deve essere superata, per recuperare il Mare Adriatico nella sua interezza dentro il Corridoio Adriatico-Baltico. E' interesse europeo (macroregionale), nazionale, nonche' regionale dell'Abruzzo, ripristinare un ruolo di punto d'incontro di direttrici est-ovest e nord-sud, di ponte tra i Balcani, l'Adriatico e il Tirreno". Insomma, l'Abruzzo punta a diventare snodo centrale di una rete di connessioni oggi ancora tutta da realizzare. Perche' - affermano ancora i firmatari del documento - "in particolare per quel che riguarda i Corridoi Europei, l'Abruzzo e l'intera area medio adriatica, che va da Ancona a Bari, scontano ritardi nazionali e propri".

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