Rumorosa protesta dei cittadini e dei sindacati contrari alla chiusura del punto nascita di Sulmona (L'Aquila), nel pomeriggio, a Pescara, davanti agli ingressi degli uffici della Regione Abruzzo in cui e' in corso il Comitato Percorso Nascita. I manifestanti hanno rallentato il traffico di via Conte di Ruvo costringendo le automobili a passare sotto a una fila di bambolotti legati a una corda, che rappresentano "i bambini che non nasceranno piu' a Sulmona". Tra bandiere, striscioni e trombette, i manifestanti - diverse decine di persone che sono arrivate a Pescara in pullman - hanno illustrato ai passanti le proprie ragioni. Molti di loro hanno addosso una maglietta con scritto "Save I804" il codice che identifica il territorio di Sulmona. Una delegazione del Comitato per la salvaguardia del punto nascita ha incontrato il direttore del dipartimento per la Salute e il Welfare della Regione, Angelo Muraglia, impegnato negli uffici per i lavori. "Il nostro territorio - dicono gli esponenti del Comitato, che nei giorni scorsi ha occupato l'aula consiliare del Comune di Sulmona - al di la' dei numeri necessita di una valutazione completamente diversa da parte della Regione, tenendo conto dell'orografia e delle distanze. All'iniziativa odierna seguira' una protesta dai toni ben piu' alti". "Siamo qui a difesa del punto nascita - affermano rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Nursind - ma siamo preoccupati per l'intero presidi, temiamo un effetto domino. L'ospedale di Sulmona grazie alla politica regionale e' in grave sofferenza. Le responsabilita' sono bipartisan. Chiediamo che gli investimenti vengano fatti non con le chiusure ma con il potenziamento".
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