Sorgera' nei pressi del cavalcavia di via De Gasperi, a poca distanza dall'attuale sistemazione, il nuovo mercatino multietnico dove troveranno posto gli ambulanti in regola con le autorizzazioni necessarie per svolgere il loro lavoro. Lo ha reso noto, questa mattina, il vice sindaco del Comune di Pescara, Enzo Del Vecchio, nel corso di una conferenza stampa per annunciare il rinvio dello sgombero delle aree di risulta. All'incontro ha preso parte anche la comunita' senegalese. "Si tratta - ha detto Del Vecchio - di un'area che abbiamo gia' in disponibilita', contenuta nel provvedimento del 2010 sottoscritto da Comune e Ferrovie. E' un'area nota, in quanto, sulla stessa l'assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, aveva gia' provveduto alla redazione di un'ipotesi progettuale da sottoporre ad un lavoro collettivo; ora stiamo operando perche' tutto questo possa avvenire in tempi solleciti e perche' l'ordinanza emessa venga attuata in modo pacifico e sereno. Con le forze dell'ordine e prefettura - ha aggiunto - abbiamo concordato che nell'arco di 30/60 giorni l'area sia disponibile sotto tutti gli aspetti per ospitare il mercatino multietnico. Un mercato che si puo' istituire solo con precisi passi normativi che la comunita' conosce e che da ieri abbiamo messo in moto con la struttura competente. L'area, oggi occupata in maniera impropria, avra' una funzione diversa anche corrispondendo alle finalita' e necessita' dell'ente proprietario Rfi".
"Ci sono stati momenti di tensione, non ce lo nascondiamo, ma significativi perche' - ha sostenuto il vice sindaco - durante quei momenti tutti hanno dato prova di grande responsabilita', tutti, dal sindaco a tutti gli altri. Nelle decisioni assunte c'e' stato un continuo collegamento con il sindaco e ringrazio apertamente tutta la maggioranza, dagli assessori, ai presidenti di commissione, ai singoli consiglieri. Ieri, durante un incontro serale, abbiamo trasferito la nostra decisione alle forze dell'ordine perche' non si procedesse con un'azione di forza e gia' da oggi lavoriamo a fianco a fianco per trovare la soluzione migliore, lo facciamo fiduciosi, perche' quella individuata soddisfa tutti". "Oggi - ha detto Patrick Guobadia della Cgil - dopo 30 anni, abbiamo finalmente cambiato pagina sul mercato multietnico nelle aree di risulta. Noi vogliamo agire per la legalita', responsabilizzeremo tutti al rispetto delle regole e delle leggi. Ringrazio di nuovo l'amministrazione e tutti coloro che ci hanno aiutati, perche' trovare una soluzione non era cosi' facile e perche' abbiamo superato questo braccio di ferro con tutti gli attori". "Sono contento che si sia trovata una soluzione - ha detto Luna Mbaye , portavoce della comunita' senegalese -. Noi ci sentiamo pescaresi, le nostre famiglie sono cresciute a Pescara. Ora vogliamo andare sul concreto, siamo pronti a sederci attorno ad un tavolo per lavorare nel rispetto delle regole, c'e' la massima disponibilita' e anche la massima collaborazione"
L'affondo del Centrodestra
"Il dietro-front della giunta Alessandrini sullo sgombero del mercatino abusivo degli extracomunitari rappresenta l'ennesimo flop di un sindaco inadeguato e completamente succube dei partiti: avevamo pensato a uno scatto d'orgoglio quando ha firmato l'ordinanza per la rimozione delle bancarelle, ma, come preannunciato, anche quel documento e' diventato carta straccia, cancellato da Rifondazione comunista e da Sel che hanno fatto prevalere la loro linea sul ripristino della legalità". Lo sostengono il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e i consiglieri comunali Fi Vincenzo D'Incecco, Marcello Antonelli e Fabrizio Rapposelli. "Non comprendiamo, invece, come e perche' la Regione Abruzzo dovrebbe intervenire addirittura per sostenere economicamente l'eventuale sistemazione di una nuova area da destinare al mercato - aggiungono - una Regione matrigna con i commercianti regolari vessati con ogni genere di imposta e tasse, e pronta invece a investire su ambulanti privi persino della licenza e molti dei quali sorpresi a vendere merce contraffatta. Ovviamente controlleremo ogni centesimo di spesa del Governatore D'Alfonso, visto che un tale investimento non rientra tra le previsioni di bilancio e soprattutto non rientra tra i compiti della Regione"
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