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Pubblicato il 24/10/2013 19:07

Monsignor Forte: "Politica distante dalla gente, sistema elettorale pessimo"

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"Intere aree del Paese aspettano dal potere centrale un'attenzione che non c'è". E' una delle considerazioni dell'arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, nel corso della lectio magistralis introduttiva a un ciclo di convegni a Pescara promossi nel progetto "Abruzzo 2020" dalla "Fondazione Pescarabruzzo" guidata da Nicola Mattoscio. Proprio quest'ultimo ha sottolineato l'importanza della nascita di questo incubatore di idee per "qualificare e rendere credibili i progetti e dare risposte concrete alle necessità". 

Riferendosi all'attuale dibattito politico "distante dalla gente", Forte si e' soffermato sui giovani la cui attenzione riduce "l'impegno politico a essere monopolio di una casta che si riproduce per clonazione e, spesso, al ribasso. I giudizi sono severi - ha proseguito - ma sono soprattutto legati a questa pessima, anticostituzionale legge elettorale che tutti dicono di voler cambiare e che nessuno si decide a cambiare, costringendo il presidente Napolitano a dire che, se non la cambieranno i partiti, sara' la Corte Costituzionale a imporre il cambiamento". Una politica non incentrata "sui problemi reali, il lavoro, la salute, la casa, i giovani".

Nel suo intervento dal titolo "Uniti per il bene comune. Etica e impegno sociopolitico alla luce del Vangelo per l'Abruzzo" - al primo degli incontri promossi nel progetto "Abruzzo 2020" dalla "Fondazione Pescarabruzzo" - Forte ha precisato: "Questo pessimo sistema elettorale ha semplicemente tagliato i ponti tra i rappresentanti e l'effettiva rappresentanza dei territori. Un tempo c'era Remo Gaspari che poteva rappresentare gli interessi, le sfide, le possibilita' dell'Abruzzo. Gaspari che carica il senatore Agnelli su un elicottero e lo porta a vedere la Val di Sangro e dice 'qui dovra' nascere la Fiat'. Oggi non c'e' nessuno che faccia questo. Chi porta la voce dei nostri problemi nel consesso piu' alto della democrazia nazionale? Ecco il grande dramma che sta svuotando la politica di ogni interesse, di ogni gusto. L'Italia di oggi appare sempre piu' bisognosa di cambiamenti profondi. E' un paese stanco e diviso".

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