Si e' concluso oggi a Pescara il primo appuntamento 2013 con "Europa in citta'". "Anno Europeo dei cittadini: diritti e doveri" e' stato il titolo dell'incontro organizzato da Commissione Europea, Parlamento Europeo e Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. Oltre trecento studenti universitari e liceali hanno preso parte al convegno che si e' tenuto nell'aula Federico Caffe' dell'Universita' d'Annunzio di Pescara. Dopo i saluti di Luigi Albore Mascia, sindaco di Pescara, e di Anna Morgante, Preside della Facolta' di Economia dell'Universita' G. d'Annunzio, gli Eurodeputati Sergio Silvestris e Gianni Pittella e Alessandro Giordani, Capo Settore della Comunicazione della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, Cesare di Martino, Responsabile Europe Direct Pescara, e Marcello Pierini, Docente Universita' Carlo Bo di Urbino, si sono confrontati con i ragazzi sull'importanza dell'essere cittadini europei. Informare i cittadini sulle tematiche di pertinenza europea e stimolarli a sentirsi realmente cittadini e' stato infatti l'obiettivo della prima tappa 2013 di "Europa in citta'".
"L'Europa - ha affermato Sergio Silvestris Europarlamentare della Circoscrizione Meridionale - ha certamente un territorio e una moneta. Ma ha un popolo? Perche' la risposta sia si' bisogna fare in modo che i cittadini si sentano parte di una storia, un futuro, un percorso. Troppo spesso, invece - ha proseguito l'eurodeputato - percepiscono l'Unione europea solo come banca o come limite. Oggi e' un momento delicato, ci troviamo a meta' del guado, l'Europa si gioca la sua stessa sopravvivenza. Per continuare a esistere deve sviluppare e promuovere la stessa grande idea su cui e' nata. Per farlo - e investire cosi' sulla crescita e il futuro - deve pero' innanzitutto puntare su un'unione fiscale, previdenziale, bancaria e militare. Solo da qui puo' ripartire la partecipazione dei cittadini alla vita dell'Europa e la loro consapevolezza sui diritti e l'essenza della cittadinanza"
"Quello di cittadinanza europea - ha poi sottolineato Gianni Pittella anche'egli Europarlamentare della Circoscrizione Meridionale - non e' un concetto solo formale. Vuol dire essere parte di una comunita' di destino e di un grande progetto di costruzione degli Stati Uniti d'Europa. L'Europa pero' si e' trasformata in un'Europa dei mercati e dei mercanti, della finanza e dei poteri finanziari, della tecnocrazia e dei tecnici, facendo sentire il cittadino sempre piu' distante. Per rimetterla sui giusti binari e creare un'Europa dei cittadini, e' necessario affrontare la crisi ridando fiato a economia, lavoro e occupazione, garantire piu' partecipazione alla vita europea, rimettere in movimento la costruzione dell'Europa politica". "L'85 per cento delle nostre leggi nazionali - ha quindi argomentato nel suo intervento Alessandro Giordani Capo Settore Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea - e' trasposizione di leggi comunitarie. L'Europa e' una realta' che esiste gia' e determina molte variabili concrete della vita quotidiana di tutti, che - portato inevitabile di un mondo diventato globale - si sono ormai definitivamente spostate da un livello nazionale a uno sovranazionale. La sfida della cittadinanza attiva e' proprio rendersene conto e capire quali sono i meccanismi democratici che come cittadini abbiamo a disposizione per incidere su queste scelte". "Sentirsi cittadini di un'entita' piu' ampia del singolo Stato - ha spiegato il professor Marcello Pierini, titolare cattedra Jean Monnet sulle normative comunitarie all'Universita' Carlo Bo di Urbino - e' prioritario per imparare a vivere dentro un sistema che, di fatto, influenza gia' le nostre vite". "Perche' se ne prenda coscienza - ha proseguito Cesare Di Martino il responsabile del Centro Europe Direct di Pescara - e' necessario cambiare la politica di comunicazione avvicinandosi ai giovani attraversi i nuovi mezzi di comunicazione, per promuovere un'appartenenza fondata su valori comuni". "Pescara potrebbe diventare un fulcro per la diffusione culturale, sociale ed economica del concetto di cittadinanza europea - ha sottolineato il sindaco Luigi Albore Mascia - grazie alla presenza in citta' dell'Europaurum, l'unica sede distaccata del parlamentarino di Bruxelles". Qui, al termine del dibattito, si sono trasferiti istituzioni e studenti per proseguire la giornata all'insegna della "cittadinanza attiva". L'incontro e' stato organizzato con la collaborazione di Anci e Europe Direct.
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