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Pubblicato il 05/05/2014 16:04

Porto di Pescara, Acerbo: rinviare il piano

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 Rimandare l'esame del nuovo Piano Demaniale Marittimo Regionale alla prossima consiliatura per "non assumere provvedimenti affrettati di pura natura elettorale con conseguenze potenzialmente devastanti". E' quanto chiede il candidato governatore dell'Abruzzo per "Un'Altra Regione", Maurizio Acerbo, che parla di un "blitz alla Regione". Richiesta analoga arriva dal candidato sindaco di Pescara per "L'Altra citta'", Loredana Di Paola, a proposito dell'esame del Piano regolatore portuale. "Il Piano demaniale marittimo - sottolinea Acerbo - e' un provvedimento importante, destinato a condizionare la gestione delle aree costiere per gli anni a venire. Va dunque attuato da un consiglio regionale nel pieno delle sue funzioni, in modo da poter lasciare ampio spazio alla riflessione e alla condivisione delle scelte. Non si puo' approvarlo a pochi giorni dal ricorso alle urne e nel pieno di una campagna elettorale". Entrando nel merito dello strumento, Acerbo sottolinea che "il nuovo Piano sancisce una ulteriore occupazione del demanio pubblico: si prevedono aumenti di cubatura sui litorali delle citta' in base al numero degli abitanti. Gli incrementi - spiega - partono dal 10% per citta' al di sotto dei 50mila abitanti, al 20% oltre i 50mila fino ad di arrivare al 30% per citta' oltre i 100mila abitanti. Inoltre le nuove norme danno la facolta' ai comuni di disattendere la quota del 20% di spiagge libere oggi previste". Loredana Di Paola parla di un "identico blitz, ancora una volta gestito in collaborazione tra la coalizione di centrodestra e quella di centrosinistra, per il passaggio in Consiglio comunale del Piano Regolatore Portuale, ad una settimana dal voto. La decisione della conferenza dei capigruppo di tenere il prossimo 16 maggio una seduta per deliberare su una questione cosi' importante - sottolinea - e' sul piano politico gravissima e su quello della legittimita' assai dubbia". Altrettanto grave, secondo l'aspirante primo cittadino, che "la discussione e la votazione sul Piano Regolatore Portuale avvengano in una seduta a porte chiuse convocata per il mattino alle 9. Su una questione del genere - conclude Di Paola - si discute a porte aperte e con il massimo coinvolgimento della cittadinanza e delle categorie interessate"

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