Un appello al sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, affinche' proceda subito a far impugnare il decreto di indizione del referendum consultivo sulla 'Grande Pescara', firmato dal governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi. A lanciarlo e' la consigliera comunale Marina Febo, nell'opposizione di centrodestra, la quale critica il fatto che il Consiglio regionale abbia ''eliminato il quorum costitutivo''. ''Stiamo facendo davvero il bene dei nostri territori?'' si chiede la consigliera, che contesta anche i tempi del referendum, in quanto ''il Consiglio regionale, a dicembre scorso, ha cambiato le regole adottando modifiche'' per renderne possibile lo svolgimento a maggio di quest'anno. ''Anche le modalita' - aggiunge - sono state inspiegabilmente cambiate: e' stato addirittura eliminato il quorum costitutivo precedentemente previsto, stabilendo che il referendum e' valido 'indipendentemente dal numero di elettori che ha partecipato'. Ma una decisione cosi' importante non deve essere il frutto del piu' alto consenso possibile da parte dei cittadini?''. In ogni caso, trattandosi di un referendum consultivo, l'esito non sara' vincolante. Sara' un'indicazione circa l'orientamento dei cittadini e impegnera' la Regione e il Consiglio ad affrontare la questione. Il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano - firmatario insieme ai consiglieri Riccardo Chiavaroli e Carlo Costantini, quest'ultimo ideatore del progetto - spiega che ''su suggerimento dell'ufficio legislativo si e' deciso di fare delle modifiche che potessero migliorare lo strumento del referendum consultivo''. '''E' una sorta di sondaggio di opinione, ma non e' detto che poi l'esito venga attuato'', commenta Chiavaroli. Si oppone all'indizione del referendum anche il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, secondo cui e' ''alquanto assurdo'' che esso si svolga ''nello stesso giorno in cui gli elettori sono chiamati a votare per il Parlamento Europeo, per il rinnovo del Consiglio regionale e, in alcuni casi, degli organi amministrativi. Mi oppongo, dunque, a questa consultazione - dice il sindaco -, ma questo non significa che sono contrario al referendum''. Piu' in generale Di Lorito crede che ''la fattiva fusione non sia al momento la soluzione adeguata, considerando i limiti della pubblica amministrazione. Con una soluzione di questo tipo - sottolinea - la citta' piu' piccola rischierebbe di essere stritolata e fagocitata da portatori di interesse economicamente piu' grandi e piu' forti''. Contrari alla fusione anche il capogruppo di Forza Italia al Comune di Montesilvano, Manola Musa, e l'ex presidente del Consiglio comunale, Fabio Petricca, convinti che ''non ci siano le basi per fare un ragionamento concreto''. Favorevoli, invece, il presidente del movimento Prima Spoltore-Scelta Civica, Luca Ranghelli, i vertici regionali di Scelta civica e il deputato abruzzese Giulio Sottanelli (Sc), secondo cui ''Spoltore deve scommettere sul suo futuro che potra' realizzarsi attraverso il riassetto delle aree di Spoltore, Pescara e Montesilvano in un unica grande città'', perche' ''insieme e' meglio''.
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