''E' stata una battaglia ed i 600 milioni in due anni per la ricostruzione dell'Aquila e del cratere sono il massimo che si potesse ottenere in questo momento''. Cosi' il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sulle misure per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere inserite nella legge di stabilita'. Grazie all'assegnazione di ulteriori risorse per 600 milioni di euro in due anni che si aggiungono al miliardo e 200 milioni in sei annui, L'Aquila e i comuni del cratere potranno disporre di 500 milioni per il 2014, 500 per il 2015 e di 200 per il 2016, anche se il "cratere" aveva chiesto di piu', Cialente si toglie anche un sassolino dalla scarpa nei confronti del ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, inviato del premier sulla ricostruzione: ''Abbiamo ottenuto risorse aggiuntive nonostante le ostilita' del ministro Trigilia, che ha dati parere negativo a tutti gli emendamenti, e la qual cosa mi ha amareggiato molto''. Oltre ai 600 milioni in piu', Cialente non manca di sottolineare che ''abbiamo inoltre portato a casa risultati importanti per i bilanci dei comuni, per la proroga dei precari e per la creazione di un centro anti violenza sulle donne e sui bambini. Ringrazio per l'ottimo lavoro svolto la senatrice Stefania Pezzopane, il sottosegretario Giovanni Legnini, il vice ministro Stefano Fassina e l'ex deputato Giovanni Lolli, che ha fatto da 'regista' dell'operazione che ci consente di respirare e guardare al futuro con un pizzico di ottimismo''. Cialente sottolinea ancora che sui tratta di "risorse importanti, soprattutto alla luce dell'ordine del giorno che prevede ulteriori finanziamenti grazie al rientro dei capitali italiani detenuti in Svizzera: voglio fidarmi del governo sul rispetto di questo patto", aggiunge. ''In questo modo - spiega - potremo far partire altri cantieri, approvare il bilancio sin dai primi mesi del 2014 e avere ancora a disposizione il personale indispensabile per far funzionare la macchina comunale''. Intanto, la senatrice del Pd Stefania Pezzopane spiega che "e' stata fatto un passo avanti rilevante che consente almeno di non fermare la ricostruzione, con lo stanziamento di 600 milioni di euro di risorse 'fresche' che si aggiungono al miliardo e duecento milioni del decreto Emergenze e che vengono messi a disposizione dei comuni mano a mano che si va avanti con i crono programmi".
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