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Pubblicato il 01/12/2012 14:02

Riduzione tasse, Pd e Cgil criticano la decisione

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D'Alessandro: "Ogni euro risparmiato alle imprese". Di Cesare: "Dovevamo concentrarci sul taglio dell'Irpef"

'Ogni euro risparmiato sulla tassazione regionale va finalizzato a misure per l'occupazione e la stabilizzazione. In prospettiva, infatti, nei prossimi anni potremmo destinare 50-60 milioni di euro per creare lavoro'. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, nel commentare la riduzione delle aliquote regionali definita ieri dal tavolo del Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo. 'Una ventina di euro al mese per le imprese che fatturano oltre 100mila euro e' pari al nulla. La riduzione dell'Irap - sottolinea D'Alessandro - non puo' essere uguale per tutti: deve essere massima per le imprese che favoriscono l'occupazione e stabilizzano i lavoratori e minima per quelle che licenziano. Questa e' la nostra proposta, ma sia le imprese sia Chiodi ci hanno detto di no. Se dovesse toccare a noi - afferma il capogruppo - la strada sara' questa'.

Circa la riduzione dell'Irpef, secondo D'Alessandro, 'per le famiglie in fascia di reddito da 0 a 15mila e da 15mila a 28mila euro si parla di un massimo di 50 euro all'anno, ovvero 4-5 euro al mese. La riduzione tanto epocale di cui si parla - conclude il consigliere - equivale ad un pacchetto di sigarette al mese'. (ANS

Sulle modalita' per ridurre le addizionali regionali Iperf e Irap, la Cgil Abruzzo accusa il presidente Chiodi di non avere svolto 'ruolo di mediazione politica' e aggiunge: 'Si e' accontentato di svolgere un ruolo di mediazione ragionieristica, destinando i 40 milioni disponibili per il 55% alla riduzione Irpef e per il 45% a quella dell'Irap'.

'La Cgil - spiega il sindacato -, dopo aver ribadito la sua posizione contraria, ha aggiunto tuttavia una proposta di mediazione con la quale ha chiesto di ridurre l'Irpef dello 0,38% (nella prima fascia di reddito fino a 15mila euro) e conseguentemente l'Irap solo per lo 0,12%. La Cgil aveva inteso con questa scelta dare un segnale chiaro di attenzione verso quel vasto mondo del lavoro (cassintegrati, lavoratori in mobilita', precari, giovani, lavoratori a basso reddito, pensionati) e quei cittadini che sono gia' costretti a pagare i ticket sanitari. La nostra proposta e' stata respinta perche' le parti padronali, con la protervia loro tipica, hanno impedito di svolgere qualsiasi confronto serio, spalleggiati dalle non scelte del presidente Chiodi'.

Il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare, ritiene che la 'decisione conclusiva presa dal tavolo del Patto per lo sviluppo, senza la firma del sindacato, e' che avremo una riduzione dell'Irap pari allo 0,32%, (dati documento Masci) mentre sara' dello 0,21% per l'Irpef fino a 15mila euro e dello 0,10% da 15 a 28 mila euro. Poche briciole distribuite a pioggia dunque, mentre sarebbe stato necessario concentrare le scarse risorse disponibili sul taglio dell'Irpef'.

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