"E' stata rinviata al prossimo 16 aprile l'udienza presso il Tribunale Civile di Pescara per formalizzare l'entità della messa in esecuzione dell'atto di pignoramento presso terzi emesso nei confronti dell'Aca per una somma pari a circa 6 milioni e mezzo di euro. Un atto partito a fronte dell'impossibilità, registrata sino a oggi, di pervenire a una soluzione bonaria o comunque stragiudiziale della vertenza aperta ormai da anni con l'Azienda acquedottistica in merito ai rimborsi delle quote mutuo risalenti addirittura al 2005. La vertenza aperta tra Comune di Pescara e Aca riguarda il rimborso delle rate dei mutui contratti dal Comune stesso nel periodo che va dal 2005 al 2008 per opere sulla rete idrica, mutui che invece dovevano essere contratti dall'Aca che, in quegli anni, aveva già assunto la gestione delle reti idriche del capoluogo adriatico e quindi era anche responsabile dell'esecuzione dei relativi lavori. Quelle somme sono già riportate in un Decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo per circa 4milioni 300mila euro. A fronte della portata di tale credito, l'interlocuzione con l'Aca, negli ultimi anni, portata avanti dal Direttore generale Stefano Ilari, non ha dato alcun riscontro. A questo punto l'amministrazione comunale ha deciso di portare avanti il fascicolo dinanzi al Tribunale e abbiamo messo in esecuzione il decreto ingiuntivo con il pignoramento presso terzi, in questo caso notificato al ‘terzo' individuato nell'Ente tesoriere dell'Aca, ossia la Caripe. Il pignoramento, nel frattempo, è salito a 6milioni e mezzo di euro circa, un incremento determinato dagli interessi e dalla mora saliti a causa del tempo trascorso". Lo hanno detto l'assessore alle Società Partecipate Marcello Antonelli e il consigliere comunale e regionale Pdl Lorenzo Sospiri intervenendo sul ‘caso' Aca.
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