"Se si riuscisse con le controdeduzioni e il maxiemendamento che gli uffici stanno predisponendo a superare il parere non favorevole dei Collegio dei Revisori dei Conti e quindi a procedere alla votazione, siamo convinti che ci sono ancora alcune strade da percorrere per migliorare 'socialmente' il Bilancio". Lo afferma il gruppo di Sel al Comune di Pescara, sottolineando la necessita' di "tentare e ritentare ogni strada per salvare la citta' dal dissesto salvaguardando i servizi che riteniamo indispensabili". A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, sono stati la capogruppo Daniela Santroni, il consigliere Ivano Martelli e l'assessore Giovanni Di Iacovo, secondo i quali e' "impossibile riuscire ad andare nella direzione degli ulteriori azzeramenti necessari, perche' abbiamo gia' chiesto importanti sacrifici ai cittadini, soprattutto alle fasce deboli".
Sel chiede innanzitutto la sospensione della votazione del bilancio "qualora intervenisse l'approvazione del decreto Enti Locali in sede di Consiglio dei Ministri o lo slittamento ulteriore dei tempi per la rinegoziazione dei mutui da parte della Cassa Depositi e Prestiti in modo da consentire a tutti di approfondire ulteriormente la situazione". Le altre richieste riguardano la "riduzione della fascia di esenzione dell'addizionale Irpef a non oltre 11.661,52 euro", la volonta' di dare priorita', "con le economie ricavate dalla rinegoziazione dei mutui e dalle altre evenienze possibili con il Decreto Enti Locali, al reintegro di almeno 300mila euro dei fondi minori e anziani delle politiche sociali", il "ripristino, almeno in parte, dei fondi su cultura, verde e turismo attraverso le eventuali economie derivanti dal decreto Enti Locali" o dall'inserimento, gia' dal primo settembre di quest'anno, della tassa di soggiorno o attraverso "un appello alla Fondazione PescarAbruzzo per intervenire economicamente sulle principali manifestazioni della citta'".
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