«Sarà l’Abruzzo il modello di virtuosismo amministrativo che il Consiglio delle Regioni dovrà assumere quale punto di riferimento per il taglio delle indennità destinate a consiglieri, assessori e Presidenti di Regione all’interno della Spending Review. La notizia è stata ufficializzata quest’oggi: dal Lazio alla Sicilia sino alla Lombardia, l’Abruzzo è infatti a oggi l’unica Regione ad aver avviato quel processo radicale di riforma che, per contenere il costo della politica, non solo ha provveduto alla riduzione del numero degli amministratori, ma anche alla riduzione dei compensi loro riservati, due provvedimenti varati dalla Commissione regionale Statuto e che oggi hanno cancellato definitivamente l’immagine dell’Abruzzo-regione ‘canaglia’». Lo ha detto il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri, Presidente della Commissione Statuto del Consiglio regionale.
« Oggi è stato ufficializzato che i provvedimenti varati dalla Commissione Statuto, da me presieduta, saranno modello di riferimento e punto di partenza per il taglio di vitalizi e indennità in tutte le Regioni italiane, dal Lazio alla Sicilia. Qualcuno sembrerebbe aver già sollevato una contestazione imbarazzante, ovvero che non si può pretendere che l’amministratore di una regione che conta quasi 6 milioni di abitanti percepisca la stessa indennità del Presidente di una regione, come l’Abruzzo, di 1milione 300mila abitanti. Noi riteniamo assurda tale considerazione, perché i compiti di un Presidente regionale non sono diversi solo perché cambia il numero di abitanti, dunque è assolutamente giusto equiparare, a ribasso, tutte le indennità. Amministrare una città, una regione, una provincia o un Paese, è innanzitutto questione di passione e volontà, e non di stipendio», ha aggiunto Sospiri.
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