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Pubblicato il 05/06/2013 17:05

Un disegno di legge del Pdl contro il femminicidio

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Tra le firmatarie le senatrici abruzzesi Chiavaroli e Pelino

Tutte insieme per gridare basta alla violenza sulle donne. Un segnale forte quello lanciato da dieci Senatrici del Pdl Mussolini, Repetti, Alberti Casellati, Pelino, Bonfrisco, Chiavaroli, Longo, Rizzotti e Bernini. Nel corso della Conferenza stampa di questa mattina nella Sala Nassyria del Senato è stato presentato un disegno di legge che prevede l'introduzione del reato di femminicidio.
L'Italia si prepara così al secondo passo verso l'approvazione della Convenzione di Istanbul, che dopo essere stata approvata alla Camera approderà mercoledì prossimo in Senato, e in attesa che anche gli altri Paesi facciano altrettanto (perché entri in vigore, la Convenzione deve essere ratificata da almeno altri quattro governi nazionali oltre quello di Roma) prova a dotarsi di una legislazione propria contro il femminicidio.
Il disegno di legge prevede che "la pena è aumentata da un terzo fino alla metà se i reati sono commessi in danno alle donne tali da provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale e psicologica o economica, ivi compresi quegli atti idonei a creare la coercizione o la privazione della libertà della vita, sia pubblica che privata".
 
La proposta legislativa fa da corollario alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Obiettivo è introdurre un deterrente per le condotte violente e garantire pari diritti e maggior tutela per le donne, alla luce dei recenti episodi di cronaca riportati anche dai giornali.
Il traguardo è quello di innescare una rivoluzione culturale per superare il pregiudizio di sostanziale diseguaglianza tra i sessi, responsabile di discriminazioni che inibiscono l'emancipazione femminile.
Questo disegno di legge -dalla forte valenza pedagogica- può rappresentare un primo importante passo per educare una società ancora troppo poco sensibile all' emancipazione femminile, ma da solo non basta. Per superare l'attuale situazione occore una sinergia tra strategie di prevenzione, leggi e i centri di ascolto e soccorso, per combattere il fenomeno con impegno e determinazione.
Isa. Mar.

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