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Pubblicato il 14/01/2015 15:03

Wwf e Rifondazione contestano il piano demaniale regionale

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"Le proposte di modifica al Piano demaniale marittimo presentate dalla Giunta D'Alfonso sono le stesse della giunta Chiodi, e danno vita a un Piano che propone di aumentare ulteriormente l'occupazione delle spiagge con manufatti e strutture, riducendo cio' che e' stato posto dal Piano vigente come garanzia per i cittadini". La denuncia e' arrivata questa mattina da Maurizio Acerbo di Un'altra Regione - Rifondazione Comunista e Loredana Di Paola, del Wwf, nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Mettendo in evidenza una serie di aspetti ritenuti negativi delle modifiche al Piano, di cui si discute da oggi in commissione, Acerbo e Di Paola si sono augurati che "in Consiglio regionale qualcuno prenda in mano questa battaglia e si opponga" e hanno invitato le "associazioni alla mobilitazione".

Tra i punti contestati c'e' la previsione di "un aumento dell'occupazione di superficie e delle volumetrie in base agli abitanti. Si potra' arrivare fino ad un 30 per cento di aumento per le citta' con piu di centomila abitanti per cui a Pescara si potra' avere proprio questo aumento massimo e per noi - ha commentato Di Paola - si tratta di una sorta di sanatoria che consentira', tra l'altro, agli stabilimenti piu' piccoli di aumentare i propri spazi. Un altro fatto grave - sempre per Di Paola - e' la previsione dell'aumento del cinque per cento del fronte mare per gli stabilimenti che hanno meno di 40 metri, cioe' i piu' piccoli. Inoltre i locali tecnici vengono scomputati dalla superficie, come pure le cabine e le strutture per mettersi a norma per le barriere architettoniche, per cui la superfetazione aumenta ancora di piu".

 

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