"In tutto l'Abruzzo migliaia di dipendenti della grande distribuzione anche il giorno di Pasquetta debbono trascorrerlo al lavoro, come accadra' anche il 25 aprile e il Primo Maggio. E' l'effetto della folle normativa sul commercio approvata dal governo Monti con il voto di Pd e centrodestra". E' quanto osserva Maurizio Acerbo (Prc-Se), candidato presidente alla Regione, il quale osserva come "in nessun Paese europeo vige un regime di liberalizzazioni simile, che permette di aprire 365 giorni l'anno, 24 ore su 24. Il far west di aperture e orari si traduce in iper-sfruttamento dei lavoratori della grande distribuzione e crisi dei piccoli esercenti, un iper-liberismo che distrugge i legami sociali e che ha suscitato le proteste persino dei vescovi. In gran parte dell'Unione Europea, Germania compresa, le aperture e gli orari sono regolamentati (si puo' garantire il servizio ai consumatori anche durante le festivita' e le domeniche regolamentando turnazioni e non con un far west che favorisce solo il dumping della grande distribuzione). A pasquetta puo' giustificarsi l'apertura dei piccoli esercizi nei centri montani e/o turistici non certo dei centri commerciali".
Acerbo, infine, ricorda di aver promosso la richiesta di un referendum per l'abrogazione della legge Monti e la moratoria fino al 2016 dell'apertura di nuovi centri commerciali. "La richiesta di referendum abrogativo da me proposta - conclude - gia' approvata in Abruzzo, e'stata presentata nei mesi scorsi in numerose regioni italiane dai consiglieri di Rifondazione Comunista"
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: