La Cgia di Mestre fa i conti per la seconda rata dell'Imu in scadenza il prossimo 17 settembre, per i contribuenti che hanno deciso di pagare l'imposta sulla prima casa in tre tranches. In Abruzzo, costera' in media 105 euro a Pescara (su un totale annuo medio di 316 euro), 86 euro a Chieti (totale 257 euro), 72 euro all'Aquila (totale 217 euro) e 63 euro a Teramo (totale 189 euro). E' quanto emerge da un'elaborazione della Cgia di Mestre.
Per quanto riguarda gli altri comuni delle quattro province, si pagheranno in media 45 euro nel Chietino (su un totale annuo di 134 euro), con una differenza tra l'Imu del Comune capoluogo e la media degli altri comuni della provincia pari al +48%, 32 euro nel Teramano (totale 95 euro; + 50%), 27 euro nell'Aquilano (totale 81 euro; +63%) e 25 euro nel Pescarese (totale 74 euro; +77%).
Per il contribuente che ha deciso il pagamento dell'Imu dell'abitazione principale in tre rate - ricorda la Cgia di Mestre -, anche l'acconto di settembre, cosi' come la prima rata, e' pari ad 1/3 dell'importo totale che si ottiene applicando l'aliquota ordinaria del 4% con la detrazione di 200 euro. Entro il 16 dicembre si dovra' versare il saldo sulla base delle aliquote definitive come deliberate (entro il 30 settembre) dal comune.
A livello nazionale, sono Bologna (293 euro), Milano (269) e Genova (227) a far registrare gli importi piu' alti per la seconda rata.
Saranno circa 877 mila i proprietari di prima casa a pagare entro il 17 settembre. Su circa 16 milioni di contribuenti che, quasi due mesi fa, hanno versato l'imposta municipale sull'abitazione principale, solo una piccola parte (5,5% del totale) ha infatti deciso di dilazionare in tre tranches il versamento dell'imposta: prima rata a giugno, ulteriore acconto a settembre, saldo a dicembre.
Imu al minimo sulla prima casa e alle stelle per le seconde che restano sfitte. Questa la decisione presa dalla Giunta comunale dell'Aquila che ha fissato le aliquote della tassa sugli immobili al 4 per mille per l' abitazione principale, al 7,6 per quelle che non lo sono con un incremento fino al 10,6 per gli immobili che risultano vuoti.
Ad annunciare le cifre in conferenza stampa il sindaco dell' Aquila, Massimo Cialente, e l'assessore al Bilancio Lelio De Santis. 'Con la delibera approvata due giorni fa - ha detto quest'ultimo - abbiamo voluto dare un segnale coraggioso agli aquilani, che servira' ad attenuare il carico fiscale per i nostri cittadini e colpendo quelli che vogliono speculare sul disagio'.
Cialente ha ricordato che 'in una citta' che non ha case riteniamo dilettuose averle vuote, percio' lavoreremo per smascherare l'evasione che, come ha detto il premier Monti, e' un grave segno di incivilta''. Per chi affitta, infine, saranno previsti sconti dell'1-2 per mille.
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