Il boom del Movimento 5 Stelle è stato analizzato dall'istituto Demopolis per la trasmissione Otto e Mezzo. In presenza di un'offerta politica non più bipolare come nel 2006 e nel 2008, una quota molto significativa di italiani ha compiuto una scelta definitiva soltanto negli ultimi giorni. Se il 52% aveva preso una decisione molto tempo prima ed il 23% nell'ultimo mese, un quarto degli elettori ammette di aver scelto definitivamente una lista soltanto negli ultimi quindici giorni: un segmento che ancora una volta si è rivelato determinante per il risultato elettorale.
Per il 34% degli italiani intervistati per la trasmissione Otto e Mezzo (La7) dall'Istituto Demopolis, il più convincente negli ultimi giorni di campagna elettorale sembra essere stato Beppe Grillo, seguito da Berlusconi, indicato da quasi un elettore su cinque. Più distanziato Pier Luigi Bersani. La valutazione più negativa tocca l'attuale premier Mario Monti. Giudizi, questi, che hanno inciso profondamente sui comportamenti degli elettori indecisi che hanno scelto nelle ultime due settimane: il 41% di loro ha votato per il Movimento 5 Stelle, quasi un terzo per il Centro destra, appena il 18% per la coalizione di Bersani. Ma da dove arrivano i voti di Beppe Grillo? Secondo l'analisi dei flussi elettorali compiuta da Demopolis, degli 8 milioni e 700 mila elettori del Movimento 5 Stelle, 32 su 100 avevano votato nel 2008 per il Pdl; 23 su 100 avevano scelto il Pd. Il 12% aveva optato per la Lega di Bossi, l'11% per l'IdV di Di Pietro, di fatto fagocitato da Grillo. 13 su 100 si erano astenuti. Un voto del tutto trasversale che intercetta in pieno il malessere degli italiani. La conferma arriva dalle motivazioni che hanno inciso sul voto degli italiani: il 42% dei cittadini intervistati da Demopolis dichiara di aver scelto pensando soprattutto all'esigenza di un radicale rinnovamento della classe politica; il 31% ha deciso auspicando un cambio di rotta nelle politiche economiche e fiscali. Meno di uno su quattro sulla base dell'apprezzamento per il candidato Premier. Appena il 20% degli elettori si è recato alle urne tenendo conto dell'esigenza di una maggioranza stabile per una futura governabilità del Paese
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