gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » ANGELUCCI (CONFINDUSTRIA): SIAMO DI FRONTE A UN TREND DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE DELL'ABRUZZO
Pubblicato il 02/01/2014 09:09

Angelucci (Confindustria): Siamo di fronte a un trend di deindustrializzazione dell'Abruzzo

angelucci, sole 24 ore

Un quadro preoccupante sulla situazione economica dell'Abruzzo emerge dall'approfondimento del Sole 24 ore. Questo il commento del presidente di Confindustria Abruzzo Mauro Angelucci: «Il dato sulla demografia aziendale mostra un saldo negativo vera­mente preoccupante. Siamo di fronte a un trend di vera deindu­strializzazione». Sulla stessa lunghezza d'onda Giuseppe D'Amico. «Le capacità fi­nanziare - osserva il direttore di Confindustria Abruzzo - sono deboli e in questo scenario tengono solo le imprese maggiormente struttu­rate. Poi c'è il capitolo della rico­struzione post terremoto, che ri­sente della crisi del credito lun­go la filiera e delle condizioni che soffocano il sistema produt­tivo. La pubblica amministrazio­ne paga con notevole ritardo gli avanzamenti dei lavori, a loro volta le imprese non pagano i fornitori, mentre i fondi per la ricostruzione non arrivano con la necessaria continuità».

Preoccupano i numeri della demografia aziendale che fanno registrare, secondo l'articolo, un saldo negativo di  duemila aziende "se si pren­dono in considerazione tutti i settori imprenditoriali. Nemme­no dalle esportazioni, che in al­tre aree del Paese contribuisco­no a sorreggere il sistema pro­duttivo, arrivano segnali inco­raggianti: le vendite oltreconfi­ne nel primo semestre dell'anno sono scese del 2%". A queste cifre si aggiunge l'aumento nel ricorso alla cassa integrazione straordinaria, salito di ol­tre il 67%, sempre secondo quanto riportato dal Sole 24 ore. 

Per questi motivi, Angelucci chiede una grande attezione nella programmazione dei fondi strutturali europei, velocità dei pa­gamenti da parte degli enti pubblici, riduzione del cuneo fiscale, interventi per favorire l'ac­cesso al credito delle piccole e medie imprese, e per finire la piena ope­ratività della riforma dei Con­sorzi fidi.

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2