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Pubblicato il 18/07/2012 15:03

Cala il credito per le imprese abruzzesi

abruzzo, confesercenti, credit crunch

Dati forniti da Consercenti che lancia due convenzioni per lottare contro il credit crunch

Se nel 2011 alle imprese abruzzesi erano stati erogati dal sistema bancario e dalla Cassa depositi e prestiti circa 18 milioni di euro, facendo registrare un +2,2% su base annua, nei primi quattro mesi del 2012 le consistenze dei prestiti bancari scendono dello 0,8%. Nei primi sei mesi di quest'anno, inoltre, sono stati 146 i fallimenti. E' quanto emerge da dati diffusi dalla Confesercenti Abruzzo. Le piu' penalizzate risultano le imprese con meno di 20 addetti (-3,2% a marzo 2012), in particolare la fascia con meno di sei addetti (-5,7%). In controtendenza le imprese medio-grandi, quelle con almeno 20 addetti, che hanno fatto registrare un incremento del +1,8% a marzo, seppure a ritmi decrescenti rispetto al +4,2% del settembre 2011.

Su tali dinamiche - rileva Confesercenti - hanno pesato sia fattori di domanda riconducibili alla fase recessiva in atto sia le accresciute difficolta' di accesso al credito riconducibili alle politiche restrittive delle banche (credit crunch), meno severe da parte delle banche minori, che conoscono meglio il tessuto economico locale. Le esigenze di liquidita' da parte di tutte le imprese hanno incentivato il ricorso alle operazioni di 'factoring', in forte crescita nel 2011 (+12,4% su base annua a dicembre) e in via di consolidamento a marzo, con il +9,4%.

Significativo, per agevolare l'accesso al credito delle imprese minori, secondo l'associazione di categoria, il supporto dei 105 Confidi operanti in Abruzzo: a fine 2011 risultavano beneficiarie della garanzia Confidi circa 10.600 imprese della regione, delle quali 6.800 con meno di 20 addetti, per un ammontare di garanzie pari a 470 milioni di euro, seppure in diminuzione (-5,4%) rispetto al 2011. Solo 14 i confidi che hanno fatto ricorso al Fondo Centrale di Garanzia, il quale, dal 2000 a giugno 2012 ha garantito solo 2.369 operazioni (197 all'anno e circa 16 al mese). 

Due convenzioni - una fra la Banca popolare di Lanciano e Sulmona (Bls) e Confesercenti Abruzzo, l'altra tra Bls e il Consorzio di sviluppo delle garanzie (Cosvig) - che, con l'obiettivo di reagire con 'forza e determinazione' al credit crunch che colpisce l'Abruzzo piu' di altre regioni, rappresentano il piu' rilevante pacchetto di interventi per la piccola impresa abruzzese messo in campo dal'inizio della crisi.

L''alleanza' fra i tre soggetti e' stata sottoscritta a Pescara, nella sede regionale di Confesercenti. Presenti il presidente e il direttore regionale dell'associazione di categoria, Beniamino Orfanelli ed Enzo Giammarino, il direttore generale di Bls, Guido Serafini, e l'amministratore delegato di Cosvig, Gianni Guido Triolo.

Con la duplice convenzione si aprono per le pmi abruzzesi due possibilita': da un lato usufruire di un plafond integralmente destinato alle aziende associate a Confesercenti per prodotti creditizi (mutui ipotecari, finanziamenti per investimenti e acquisto macchinari, ricapitalizzazione, green economy), per complessivi 15 milioni di euro; dall'altro, accedere al Fondo Centrale di Garanzia, a cui Bls da' la possibilita' di arrivare attraverso il Cosvig, che consente un abbattimento dei costi a carico delle imprese e dei tempi di accesso.

'Lo sforzo collettivo deve essere quello di fare in modo che si possa erogare - ha affermato Giammarino -. Abbiamo la necessita' di selezionare quel meritevole che c'e', quando e' in difficolta', per far si' che possa resistere. Le piccole imprese, infatti, garantiscono il mercato interno. Ci impegneremo anche per promuovere l'accordo: non aspetteremo nelle nostre sedi una domanda che scarseggia, ma andremo a incontrare le imprese'.

Secondo Serafini 'essere utili in questo momento vuol dire agevolare l'accesso al credito e declinarlo in maniera ampia'.

Sottolineando che 'la situazione credito in Abruzzo e' pesante e critica', infine, Triolo ha spiegato che il 'finanziamento alle imprese che operano nell'ambito commercio e del turismo e' importante, perche' il giro d'affari abruzzese supera quello di regioni come Umbria e Calabria. La propensione al finanziamento bancario - ha concluso - e' fondamentale'. 

 

 

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