La dinamica dell'export, in Abruzzo, nel 2013, fa registrare una flessione pari al -2,4% rispetto all'anno precedente. La variazione e' peggiore della media nazionale (-0,1%), ma migliore rispetto a quella dell'Italia meridionale (-4,1%). Lo rileva l'Istat. In particolare, scendono sia le esportazioni verso i Paesi dell'Unione Europea che quelle verso i Paesi al di fuori dell'Ue, rispettivamente del -3,3% e del -0,2%. Tra i settori che fanno registrare i cali piu' consistenti vi sono quello del coke e prodotti petroliferi raffinati (-99,4%), quello degli articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (-35,3%) e quello degli articoli di abbigliamento anche in pelle e in pelliccia (- 26%), mentre crescono le esportazioni di apparecchi elettrici (+19,8%), metalli di base e prodotti in metallo (+14,4%) ed altri prodotti (+47%). A livello nazionale le esportazioni risultano in diminuzione per l'Italia centrale (-0,7%) ed insulare (-15%), mentre crescono per l'Italia Nord-occidentale (+0,6%) e Nord-orientale (+2,4%). Contribuiscono maggiormente alla crescita Piemonte (+3,8%), Veneto (+2,8%), Emilia-Romagna (+2,6%) e Marche (+12,3%), mentre flessioni si registrano in Sicilia (-14,8%), Toscana (-3,6%), Sardegna (-15,5%), Puglia (-10,4%) e Liguria (-6,2%).
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