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Pubblicato il 27/06/2012 20:08

Chiuso il braccio di ferro tra Di Primio e l'Aca

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Botta e risposta con l'Aca sulla mancata manutenzione delle reti idriche del comune di Chieti

Si è chiusa la querelle tra il sindaco di Chieti Umberto Di Primio e l'Aca. Alle 17 è stata raggiunta una intesa, come annunciato dallo stesso sindaco su facebook 

"Da questa notte a Chieti scalo non sarà più tolta l'acqua ma solo ridotta come avveniva prima. Considerata la crisi idrica che colpisce la regione dovremo ancora sopportare una minore erogazione. Invito tutti a non disperdere acqua. A giorni apriremo il nuovo serbatoio di Madonna della Vittoria che ci aiuterà a dare acqua ad una parte della città bassa. Ringrazio i vertici tecnici di ACA, stigmatizzo il comportamento, anzi l'incapacità del c.d.a. di ACA", ha detto il primo cittadino di Chieti. 

La giornata era iniziata con l'annuncio dello sciopero della sete per protesta contro la riduzione del flusso idrico da parte di Di Primio

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Il sindaco di Chieti, Umbero Di Primio ha iniziato lo sciopero della sete, per protestare contro la carenza idrica che ha colpito ancora una volta la sua città. " So perfettamente il rischio che corre la mia salute non assumendo liquidi,specie con questo gran caldo, ma esasperato e infuriato ho pensato che questa potesse essere l'unica scelta da compiere in nome e nel rispetto dei miei cittadini - così il sindaco in protesta al quale in tarda mattina si è aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici Mario Colantonio che ha deciso di raggiungere Di Primio a Pescara ed interrompere,anche lui, l'assunzione di liquidi per aderire allo sciopero.

"Ognuno si assuma le sue responsabilità: se il sindaco di Chieti, in questi anni, avesse tappato le falle che ci sono nelle condotte, la situazione ora sarebbe diversa. Metà dell'acqua erogata, in quella zona, si perde per strada". Questa la secca replica del vicepresidente dell'Aca, Giuseppe Di Michele, rispondendo alle polemiche del primo cittadino che, dopo la diffida inviata ieri, oggi sta protestando davanti alla sede dell'Azienda comprensoriale acquedottistica a Pescara contro la chiusura dell'erogazione nelle ore notturne. "Premesso che siamo in un momento di emergenza idrica legato al calo della pressione nelle condotte - ha aggiunto -, se il Comune di Chieti avesse fatto manutenzione, ora non ci sarebbero tutti questi problemi. A Chieti, tra l'altro, l'erogazione è leggermente superiore rispetto agli altri comuni, proprio perché conosciamo la vetustà degli impianti". Sulle critiche di Di Primio circa l'assenza di un contatto telefonico dopo una intera giornata di tentativi, Di Michele ha detto: "Rispondo sempre al telefono e senza filtri, il sindaco non mi ha chiamato, altrimenti - ha concluso - lo avrei ascoltato".

Pronta la controreplica di Di Primio: "Le parole del vice presidente dell'ACA sono offensive. È vero che la rete di Chieti ha perdite dovute alla vetustà, ma è altrettanto vero che il consumo di Chieti è di gran lunga inferiore a quello di altre realtà. Quanto alla sua disponibilità a rispondere al telefono lo ringrazio, ma da amministratore dell'ACA dovrebbe preoccuparsi del fatto che gli uffici dell'Azienda non rispondono a cittadini ed enti per giorni. Fino a quando non avrò certezza che l'acqua a Chieti Scalo verrà erogata anche di notte, non lascerò la sede dell'ACA e non interromperò lo sciopero della sete".

© Riproduzione riservata

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