Il Commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, questa mattina, a Pescara, nel corso di un incontro con la stampa, ha annunciato di voler chiedere al tavolo di monitoraggio, previsto per settembre, la fine del commissariamento. "Chiederò la fine del commissariamento per restituire alla classe dirigente abruzzese, che ha operato in modo virtuoso, la dignità che merita". Secondo Chiodi, dopo gli obiettivi colti, in tre anni di Programma operativo, "con risultati che vanno ben oltre le previsioni più rosee, si può procedere per il futuro attraverso forme ordinarie di gestione". La fine del commissariamento, nel ragionamento di Chiodi, farà decadere anche alcuni automatismi ad esso legati come l'aumento della pressione fiscale e la indisponibilità a far uso di risorse finora accantonate. "Chiederò a questo punto la riduzione del prelievo fiscale e l'autorizzazione a disporre pienamente dei fondi accantonati".
Le tre ragioni che hanno portato al commissariamento nel 2008 ''sono esaurite'', ha detto Chiodi in un 'question time' con i giornalisti. ''Abbiamo raggiunto l'equilibrio economico, sono stati realizzati gli adempimenti per lo sblocco della quota premiale e sui Lea a fine 2013 copriremo i 10 punti per arrivare al punteggio massimo di 160 punti, dai 122 del 2009''
A oggi i posti letto negli hospice della Regione Abruzzo, per quanto riguarda il capitolo Livelli essenziali di assistenza (Lea), sono 55 contro i 72 richiesti ''e con l'hospice dell'Aquila previsto per fine anno - ha detto Chiodi - con 11 punti, avremo raggiunto il punteggio massimo per i Lea''. Punteggio di 160 ''che ovviamente puo' migliorare'', ha riferito il commissario. Sul fronte della graduatoria delle Regioni con bollini rossi e verdi del ministero della Salute, ''su 44 parametri - ha continuato Chiodi - ci sono 10 criticita''', tra cui appunto l'hospice. La Regione chiude il 2012 con un utile di 5 milioni e un avanzo finanziario di 47 milioni. Trecento milioni di quota premiale sono stati svincolati e gia' trasferiti alle Asl e altri 174 verranno trasferiti in questi giorni con il contratto di anticipazione ''con la possibilita' quindi - ha detto Chiodi - di portare i tempi di saldo con i fornitori entro i 60 giorni come previsto dalle norme europee''. I risultati che, ha spiegato il commissario ad Acta ''non hanno determinato nessun taglio alla spesa sanitaria ma un diverso modo di spendere con riduzioni dei costi fino a quasi il 20% per esempio nella spesa farmaceutica non convenzionata e lo spostamento della spesa verso il territorio con 179 milioni di euro in piu' rispetto al 2008''. ''Nel momento in cui mi sono insediato - ha concluso Chiodi - ho trovato la Regine piu' indebitata e piu' tassata d'Italia oltre che commissariata per il deficit nella sanità''.
Rendere disponibili circa 43 milioni di euro bloccati per i debiti e non utilizzati negli anni 2010, 2011 e 2012 a causa del mancato equilibrio finanziario e riduzione delle tasse per il 2013 grazie al mantenimento dell'equilibrio. Queste le richieste che il presidente della Giunta regionale della Regione Abruzzo e commissario per la sanita', Gianni Chiodi, inserira' nel pacchetto da consegnare al Governo, nel quale c'e' anche la richieste di chiudere il commissariamento per il deficit sanitario iniziato nel 2008. ''Non ci sono ostacoli all'accettazione delle nostre richieste perche' - ha detto Chiodi nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sul processo di riqualificazione della sanita' abruzzese - siamo rientrati dal debito e stiamo riqualificando il settore. Naturalmente, la riduzione delle tasse, insieme alla cessazione dell'automatismo fiscale, comporta il fatto che i conti debbano essere in equilibrio''. Durante l'incontro con i media, l'assessore regionale al Bilancio Carlo Masci ha annunciato che nel 2015 l'Abruzzo risparmiera' 20 milioni per la scadenza di una rata delle cartolarizzazioni, somma che raddoppiera' nel 2016. ''Dopo anni di grandi sacrifici, l'Abruzzo si avvia a essere una regione ricca'', ha spiegato ancora Chiodi.
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