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Pubblicato il 14/11/2012 17:05

Chiodi annuncia il taglio di Irap e Irpef del 30%

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L'addizionale regionale sarà decurtata dopo il via libera del tavolo ministeriale sui conti della sanità. Masci: "la riduzione già nelle buste paga di gennaio 2013"

Riduzione del prelievo fiscale sull'addizionale regionale, Irpef e Irap, di circa il 30% a partire da subito: e' l'annuncio del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che oggi, in una affollata conferenza stampa a Pescara, ha illustrato i risultati del tavolo interministeriale di monitoraggio, ieri a Roma. 'Un unicum nel panorama nazionale', ha detto Chiodi sottolineando la riduzione del debito generale del 25% in quattro anni, soprattutto grazie al risanamento in campo sanitario. Il 'tesoretto' disponibile e' di circa 40mln che la Regione ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini.

'Dei 140 milioni l'anno che di addizionale regionale - ha spiegato l'assessore regionale al bilancio, Carlo Masci - 98 milioni di euro sono impegnati per risanare i debiti della sanità ante-2007 mentre circa 40 milioni che servivano per ripianare i deficit sanitari annuali sono ora disponibili perché dal 2010 quei deficit non si sono più. Il tavolo interministeriale ha certificato questo passaggio e le risorse disponibili verranno restituite ai cittadini e alle imprese abruzzesi'.

In prospettiva, ha detto ancora Chiodi, 'nel 2015 si stima una disponibilità di ulteriori 20 milioni e di altri 20 nel 2016 con una ipotesi di abbattimento fino al 70% del prelievo fiscale perché scadranno alcune rate della cartolarizzazione'.

In campo sanitario Chiodi ha tenuto poi a sottolineare il mantenimento dei servizi 'come attesta il tavolo del ministero della Salute che misura i livelli essenziali di assistenza'.

'Otto le regioni che hanno il massimo livello. L'Abruzzo - ha detto Chiodi - e' prossima a diventare la nona'.

 

 

La riduzione del prelievo fiscale in Abruzzo si concretizzerà con la prossima finanziaria regionale dopo la formalizzazione dell'autorizzazione degli obiettivi raggiunti da parte del Governo.  'La nostra riduzione delle tasse - ha proseguito Chiodi - nasce dal fatto che dal 2010 non si e' avuto bisogno dell'extragettito fiscale. Questo e' il motivo per cui oggi siamo in grado di restituire i benefici ottenuti con i sacrifici, ai cittadini abruzzesi'.

'Non e' una conferenza stampa di parte - ha detto ancora Chiodi - ma della comunità abruzzese'. In tal senso il presidente della Regione ha evidenziato il lavoro svolto nell' ambito del patto per lo sviluppo tra forze politiche ed economiche regionali.

"L'Abruzzo e' ormai considerata, al pari dell'Emilia Romagna e dell'Umbria, una delle Regioni "benchmarking" per la riduzione dei costi della politica, la prima ad aver approvato una legge sulla Vita indipendente ed anche la prima nelle condizioni di effettuare, unico caso in Italia ed in Europa, una riduzione fiscale dopo il via libera di ieri del Tavolo di monitoraggio interministeriale". Sono i tre "primati" rivendicati, con orgoglio, dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, in apertura della conferenza stampa nella quale ha illustrato, insieme all'assesore al Bialncio, Carlo Masci, i risultati della riunione di ieri a Roma che ha sancito la possibilita' concreta per la Regione di riduzione delle aliquote fiscali. In particolare, si tratta dell'addizonale regionale Irpef e dell'Irap che riguarda le imprese.

"Sono rari i momenti che generano situazioni di felicita' per una comunita' regionale - ha commenatato Chiodi - ed oggi, quella abruzzese, puo' addirittura vantare dei primati che aumentano il livello di considerazione e di autorevolezza dell'Abruzzo e degli abruzzesi nei confronti della comunita' nazionale e delle altre Regioni. In particolare, quello della prossima riduzione della tassazione - ha aggiunto -, sia in considerazione del momento di grave crisi economica che stiamo vivendo a livello nazionale ed internazionale, sia alla luce di cio' che e' avvenuto in Abruzzo con l'indebitamanto alle stelle prima e con il devastante sisma che ha compito L'Aquila poi, e' qualcosa di veramente eccezionale". 

Riguardo all'entita' della riduzione fiscale, Chiodi ha voluto precisare che il "tesoretto" di quasi 40 milioni di euro di cui potranno beneficiare gli abruzzesi, (la differenza tra i 140 milioni di euro di fiscalita' aggiuntiva ed i 98 milioni di euro di debiti legati alle cartolarizzazioni), "non e' certo uno sconticino visto che equivarra', all'incirca, al 30 per cento dell'intero prelievo fiscale della Regione. Circostanza - ha ricordato il Presidente - che ci ha permesso di ricevere attestati di apprezzamanto a livello nazionale, apprezzamanti che trasferisco all'intera comunita' abruzzese intesa anche come parti sociali e Patto per lo sviluppo". Un risultato storico generato da un riequilibrio dei conti che, a giudizio di Chiodi "non e' andato a detrimento dei servizi perche' le Regioni italiane, in materia di sanita', sono monitorate per la capacita' di assicurare i LEA, i Livelli essenziali di assistenza, da un organismo terzo. Mi riferisco al tavolo composto dal Ministero della Salute, dall'AGENAS e da tutte le Regioni italiane. A tal proposito, esistono dei benchmarking fissati gia' nel 2001. Ad oggi, sono otto le Regioni in grado di assicurare il LEA ma posso assicurare che, entro la prossima primavera, anche l'Abruzzo entrarra' nel novero delle Regioni virtuose che cosi' diventeranno le 'fantastiche nove'. Questo vuol dire non solo che non siamo mai stati cosi' vicini ad un traguardo del genere - ha sottolineato - semplicemente che il riequilibrio non e' andato a penalizzare i servizi ma si e' mosso di pari passo con il miglioramento della qualita' dell'offerta sanitaria".

"Questa possibilita' di riduzione della tasse non e' certo frutto del caso - ha spiegato Chiodi - ma deriva dal fatto che, a partire dal 2010, la Regione Abruzzo non ha avuto bisogno dell'extra-gettito fiscale per fare in modo che i conti sanitari fossero in equilibrio. Quindi, l'extra-gettito che i cittadini abruzzesi sono stati costretti a subire per effetto del Piano di rientro e del Commissariamento, non e' stato utilizzato. Ecco perche' oggi - ha proseguito - siamo nelle condizioni di poterlo restituire ai cittadini abruzzesi a cui era stato imposto un sacrificio". Un obiettivo prioritario per Chiodi e' ora quello di "far diventare, tra non molto, l'Abruzzo la Regione con la piu' bassa tassazione pro capite sia nei confronti delle imprese che delle famiglie. Infatti, se manterremo la stessa oculatezza nella gestione del bilancio e delle risorse che i cittadini metteranno a nostra disposizione, - ha assicurato - nel 2105 e nel 2016, il governo che si trovera' a guidare le sorti della Regione avra' la possibilita' di una riduzione ulteriore del carico fiscale in maniera tale da abbassarla del 60 per cento rispetto all'avvio del percorso di risanamento. Mi piacerebbe - ha aggiunto il presidente Chiodi - che, attraverso il Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo, che non risente delle vicende elettorali nella maggior parte delle sue componenti, si possa prendere un impegno politico solenne davanti a tutti i cittadini sul fatto che le nuove disponibilita' finanziarie che matureranno nel 2015 e nel 2016, frutto di questo percorso di risanamento, anziche' essere utilizzate per alimentare la spesa pubblica, vengano restituite alla collettivita' abruzzese. Cosi' come auspico - ha concluso - che l'entita' della riduzione e la sua ripartizione possano essere condivise dall'intera comunita' regionale attraverso quello strumento, che pure rappresenta un unicum a livello nazionale, rappresentato dal Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo". 

La diminuzione delle tasse, "nel caso di abbattimento dell'Irpef, si potra' constatare gia' sulle buste paga di gennaio 2013, mentre per l'Irap novita' saranno riscontrabili gia' in fase di conguagli. Sara' un abbattimento complessivo del 30 per cento, destinato progressivamente ad aumentare fino all 70 per cento nel 2016, anno di scadenza delle ultime cartolarizzazioni". L'assessore al Bilancio, Carlo Masci, che con il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha spiegato alla stampa gli esiti del Tavolo di monitoraggio rispetto alla richiesta di abbattimento delle tasse, dopo un percorso virtuoso di risanamento dei conti, entra nel merito delle modalita' di riduzione delle tasse: "Il taglio arrivera' da subito - spiega l'Assessore - perche' per quanto riguarda 2012, il Tavolo ministeriale ha verificato un surplus sul 2011. Si libereranno risorse per 40 milioni di euro che andranno tutte in favore dei cittadini abruzzesi. La politica non gestira' in alcun modo quelle somme".

Quindi Masci si e' soffermato sulla delicata posizione di partenza dell'Abruzzo: "Quattro anni fa questo risultato sembrava impossibile perche' eravamo la regione piu' indebitata, la regione piu' tartassata, a rischio default e che in questi anni ha affrontato anche un violento terremoto e la diminuzione di quote sostanziali di trasferimenti statali. Nonostante tutto questo - ha precisato - i conti sono stati tenuti in ordine a tal puto da portarci oggi ad un processo di riduzione delle tasse, mai registrato prima". Queste peculiarita' di un "virtuoso agire amministrativo" fanno dell'Abruzzo "esempio che non riguarda soltanto l'Italia ma l'Europa intera perche' un'operazione del genere, in tempi tanto stretti e di questa entita' non e' mai stata fatta: si tenga conto che la riduzione dell'indebitamento per gli abruzzesi e' pari al 25 per cento pro capite". Insomma per Masci si tratta di "risultati eccezionali che sono stati ottenuti mettendo a posto sia i conti della sanita' e sia del bilancio regionale, con un impegno complessivo del Governo regionale che ha portato i vantaggi che oggi si percepiscono". L'Assessore ha, infine, anticipato una proiezione dei possibili ulteriori sgravi fiscali: "Proseguendo sulla strada del risanamento potremo ottenere, da analisi per l'abbattimento delle aliquote gia' in nostro possesso, risorse aggiuntive di 20 milioni nel 2015, e di ulteriori 20 milioni nel 2016 per una somma complessiva di 80 milioni di euro da destinare ancora agli abruzzesi e al sistema produttivo, con un taglio delle aliquote che arrivera' fino al 60-70 per cento".

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