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Pubblicato il 27/02/2013 09:09

Chiodi: il risultato elettorale premia il nostro lavoro in Regione

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Per il Governatore il dato del voto è "molto confortante, in Abruzzo". Video intervista

"Dalla nostra parte abbiamo i risultati concreti. La gente vuole più serietà, meno imbonitori, meno persone che fanno sognare con infigardia la gente". Questo il pensiero di Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, al termine della conferenza stampa indetta per parlare dei risultati elettorali. "Se si ha un comportamento virtuoso per un certo di anni i risultati non possono che venire. La gente è molto più matura di quanto pensino i politici politicanti del vecchio secolo che non si rendono conto che il mondo è cambiato". Una battuta viene riservata ai sondaggisti: "Sappiamo che i sondaggi sono poco affidabili", ha chiosato Chiodi. 

Il risultato elettorale del Pdl e' stato "molto confortante, in Abruzzo" e c'e' un "bacino potenziale molto ampio di recupero. C'e' gente che ci voterebbe se ci fossero le condizioni a livello nazionale, come la legge elettorale". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha commentato oggi il dato del Pdl registrato su questo territorio. Ricordando che il Pdl avrebbe voluto promuovere una nuova legge elettorale ma non e' stato possibile, Chiodi ha evidenziato che il risultato di oggi "e' la giusta lezione per chi pensava di vincere e per questo ha voluto impedire al paese di avere una legge piu' consona a quelle che sono le aspettative di un cittadino". Il dato e' positivo, poi, se si considera che il Pdl abruzzese ha fatto in modo che le liste stilate inizialmente dal partito fossero riviste, a Roma, per l'inserimento di candidati di questo territorio. "A quel punto ci siamo impegnati molto di piu' - ha detto Chiodi - per dimostrare che quello che avevamo preteso avrebbe portato risultati". La domanda da porsi, per il presidente della Regione, e' "come ha fatto il Pd a perdere le elezioni? Noi lo sappiamo, gli italiani non si fidano del Pd". "A L'Aquila - ha concluso - danno tutti la colpa a Chiodi per la ricostruzione, che e' assolutamente impantanata, anche se non sono piu' commissario dal 31 agosto. Adesso staranno dicendo che e' colpa mia anche il risultato elettorale che c'e' stato".

 

 

Rispetto alle politiche del 2008 il Pdl in Abruzzo ha perso oltre 150 mila voti, passando dal 41,1% al 29,1% 'ma lo scenario nazionale da allora e' diverso', ha ammesso Filippo Piccone, neo deputato e coordinatore regionale del partito, il presidente Gianni Chiodi ha detto che 'questo vuol dire che c'e' un bacino da recuperare, anche se dovessero cambiare quelle condizioni nazionali. Ma la risposta alla riduzione di voti al Pdl e' un'altra - insiste il presidente della Regione - e cioe': come ha fatto il Pd ad aver perso i suoi voti? Noi lo sappiamo. Vuol dire che la gente non si fida del Pd...'.

Per Chiodi uno dei motivi e' la legge elettorale: 'il Pdl mi risulta avesse un testo, ma il Pd, convinto di aver gia' vinto a mani basse si e' tenuto stretto il Porcellum. E' stata una strategia non lungimirante, inaspettata al Senato in Abruzzo: ma e' una giusta lezione per il Pd, che pensava di aver gia' vinto'.

A dar manforte a Chiodi e' arrivato anche Fabrizio Di Stefano: 'E' un dato da valutare - ha chiarito nella conferenza stampa odierna dei vertici del Pdl - con attenzione. Oggi abbiamo euforia e eccitazione, perche' abbiamo vinto contro ogni previsione, ma dobbiamo restare con i piedi per terra, e capire come riconquistare quei voti. Pur se il momento storico e' diverso, il Pdl in Abruzzo resta sempre tra i primi in Italia, sopra la media nazionale, ed e' merito nostro - ha insistito - di questa dirigenza abruzzese. Quindi dobbiamo aver fiducia'.

 

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