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Pubblicato il 24/11/2013 21:09

Chiodi: no al petrolio in Abruzzo, sì al gas

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"Dacche' io sono governatore non e' stata impiantata alcuna trivella, ne sono state concesse intese per la ricerca o la coltivazione di idrocarburi liquidi''

"E' bene che la comunita' abruzzese sia informata con trasparenza, onesta' intellettuale, chiarezza, e cognizione di causa. Dobbiamo scindere due ambiti: l'estrazione del petrolio, contro la quale la nostra posizione e' netta e lo abbiamo dimostrato con i nostri atti in questi anni, e la realizzazione di impianti per l'estrazione del gas, verso la quale siamo favorevoli, ma solo quando le condizioni ambientali sono ottimali e lo consentono". Lo ha scritto il presidente della Regione Abruzzo in un messaggio inviato al Movimento 5 Stelle che a Teramo ha tenuto oggi una tavola rotonda sul tema " Agricoltura senza petrolio: slogan o realta'?", alla quale era stato invitato lo stesso governatore impossibilitato ad intervenire.

Prima dell'incontro i grillini, insieme con diversi deputati - avevano fatto sentire la loro "presenza democratica e pacifica" sotto casa di Gianni Chiodi, a Teramo, poi da largo Madonna delle Grazie si era snodato un corteo in direzione corso De' Michetti, corso Cerulli, corso San Giorgio, largo San Matteo. Quindi il convegno in un hotel cittadino. "I piccoli pozzi di estrazione del gas esistenti ad oggi - ha detto Chiodi - non creano nessun impatto e nessun danno al territorio e alle popolazioni che vivono nei pressi, in questi quattro anni non ho ricevuto una sola istanza in merito. Vi invito ad andare a vederli per rendervi conto di persona di cosa si parla. Gli impianti a cui siamo favorevoli non producono inquinamento bensi' rappresentano la fonte di una risorsa indispensabile per tutti noi. Provate a pensare di affrontare l'inverno senza riscaldamento, pensate di cucinare sul camino con la legna o farvi la doccia con l'acqua fredda. Rispetto ai benefici e all'utilita' che hanno per la nostra vita, li riteniamo assolutamente accettabili. Allora cerchiamo di riflettere e non induciamo i cittadini in confusione, differenziamo quelle che sono le attivita' relative alla ricerca e coltivazione del petrolio rispetto al gas. Io sono abruzzese e da abruzzese vero non vorrei mai veder violata l'integrita' della mia terra con le sue enormi potenzialita' naturali. Sin dal giorno del mio insediamento alla guida di questo esecutivo regionale, e ancor prima in campagna elettorale, mi sono convintamente impegnato a 'salvare' l'Abruzzo dalla minaccia delle trivelle e del Centro oli; minaccia che pure il centrosinistra locale, regionale e nazionale, aveva scientemente autorizzato attraverso 24, sottolineo 24, atti amministrativi autorizzativi".

''E' stato il mio governo che - insiste Chiodi - con determinazione, e' riuscito a scongiurare l'insediamento del Centro oli. Di piu'. Per impedire in maniera definitiva qualsiasi tipo di attivita' estrattiva sulla terraferma, siamo stati la prima Regione, ad aver approvato una legge (LR 48/2010) che di fatto vincola tutte le aree a rischio sismico, parchi, riserve naturalistiche, suoli adibiti a coltura di prodotti di qualita' (olio e vino ad esempio). Come dire, abbiamo dichiarato "intoccabile", su questo fronte, la quasi totalita' del territorio abruzzese, che rientra in questa casistica. Ma non basta ancora. Nonostante le Regioni non abbiano competenza sulle attivita' che si esercitano in mare, abbiamo proposto e sostenuto, con il governo di centrodestra, il decreto legislativo 128/2010 dall'allora ministro Prestigiacomo che indicava il rispetto di 12 miglia per estrazione in mare, in presenza di oasi naturalistiche. Cio' allora ci permise di bloccare il progetto "Ombrina mare 2", poi sappiamo, purtroppo, come e' andato a finire col "decreto del Fare". Faro' tutto il possibile per difendere la nostra costa, statene certi'

 

''Mi sono da tempo attivato per portare la problematica all'attenzione della Conferenza dei Presidenti di Regione, in modo da esercitare una forza congiunta nei confronti del Governo nazionale per la tutela e la salvaguardia del Mare Adriatico - prosegue nella lettera Chiodi - Voglio in questa importante occasione, ribadire, e suggerire, quanto siano sterile se non controproducenti, polemiche e strumentalizzazioni sull'argomento "petrolizzazione" che generano solo tanta confusione nell'opinione pubblica. E' bene che la comunita' abruzzese sia informata con trasparenza, onesta' intellettuale, chiarezza, e cognizione di causa'. ''Dobbiamo scindere due ambiti: l'estrazione del petrolio, contro la quale la nostra posizione e' netta e lo abbiamo dimostrato con i nostri atti in questi anni, e la realizzazione di impianti per l'estrazione del gas, verso la quale siamo favorevoli, ma solo quando le condizioni ambientali sono ottimali e lo consentono. Solo pochi giorni fa abbiamo bocciato in commissione VIA regionale l'impianto di Bomba perche' non e' un semplice impianto di estrazione gas ma anche di stoccaggio e lavorazione''.

Chiodi prosegue parlando dei ''piccoli pozzi di estrazione del gas esistenti ad oggi non creano nessun impatto e nessun danno al territorio e alle popolazioni che vivono nei pressi, in questi quattro anni non ho ricevuto una sola istanza in merito. Vi invito ad andare a vederli per rendervi conto di persona di cosa si parla''. ''Gli impianti a cui siamo favorevoli non producono inquinamento bensi' rappresentano la fonte di una risorsa indispensabile per tutti noi. Provate a pensare di affrontare l'inverno senza riscaldamento, pensate di cucinare sul camino con la legna o farvi la doccia con l'acqua fredda. Rispetto ai benefici e all'utilita' che hanno per la nostra vita, li riteniamo assolutamente accettabili. Allora cerchiamo di riflettere e non induciamo i cittadini in confusione, differenziamo quelle che sono le attivita' relative alla ricerca e coltivazione del petrolio rispetto al gas''. ''Per l'intesa che abbiamo concesso e che ci viene criticata per le attivita' di ricerca in localita' "Colle dei Nidi" - precisa Chiodi - per quanto riguarda l'area del territorio ricadente in Abruzzo, la Regione ha confermato l'intesa a due condizioni: solo ricerca di GAS come specificato nella richiesta della ditta e senza interventi sul territorio (sostanzialmente si tratta di acquisto di indagini gia' svolte da altre ditte che vanno rinnovati con un nuovo permesso di ricerca). In regione Marche, ma questo non dipende da noi, la concessione invece riguarda anche idrocarburi liquidi, cosi' come era la precedente intesa rilasciata dal governo di centrosinistra della nostra Regione nel 2008''. ''Cari abruzzesi, state certi, continuero' a lavorare, senza mai perdere d'occhio la nostra mission nel dare sostegno e valorizzazione ai comparti agroalimentare e turistico che rappresentano due punti cardine della nostra economia e verso i quali convogliamo quotidianamente attenzione e risorse. Le nostre scelte, del resto, sono sempre state lineari e coerenti. Dacche' io sono governatore non e' stata impiantata alcuna trivella, ne sono state concesse intese per la ricerca o la coltivazione di idrocarburi liquidi'', chiude.

 

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