La Regione Abruzzo chiede un incontro al Presidente del Consiglio in cui poter motivare la contrarieta' ai progetti di perforazione idrocarburi a largo delle coste abruzzesi. "Non intendiamo restare a guardare - afferma il Governatore Gianni Chiodi -: di fronte alla decisione del Ministero di convocare per il 22 maggio la Commissione VIA, chiamata a esprimersi sul progetto Rospo Mare relativo alla perforazione di tre nuovi pozzi di idrocarburi liquidi a largo della costa abruzzese, abbiamo deciso di scrivere al Presidente del Consiglio per chiedere urgentemente un incontro e motivare la nostra contrarieta' al progetto". Quest'ultimo dovrebbe essere realizzato presso la piattaforma denominata Rospo Mare B, situata nel Campo offshore di Rospo Mare, a circa 20 Km al largo della costa abruzzese, 20 Km a nord di Termoli e 70 Km a sud di Pescara.
"La nostra intenzione - continua Chiodi - e' quella di chiedere la sospensione del procedimento VIA. Cosi' come e' stato per Ombrina, ribadisco che durante il nostro mandato non abbiamo autorizzato alcuna indagine petrolifera. L'assenso e' stato dato solo ad indagini sismiche e solo per il gas. Inoltre, pur non essendo vincolante il parere della Regione, ogni qualvolta ne abbiamo avuto titolo abbiamo ribadito a chiare lettere la contrarieta' a qualsiasi insediamento a largo delle nostre coste. Lo testimonia anche l'iniziativa, portata avanti in sede di Conferenza dei Presidenti, di ridare forza alla legge Prestigiacomo e con essa ai divieti su progetti di tale natura. Una posizione mai contraddetta in questi anni". "A Renzi - conclude Chiodi - intendiamo anche chiedere che fine abbia fatto la nostra proposta di perimetrazione per la costituzione del Parco della Costa Teatina. Dopo circa sei mesi dalla presentazione non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Segno che la tutela del nostro territorio non e' certamente nelle priorita' dell'attuale esecutivo, ma lo e' certamente del nostro programma di governo"
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