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Pubblicato il 13/10/2014 16:04

D'Alfonso lancia la sfida sui grandi progetti per le città capoluogo

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Alcuni grandi progetti da individuare nelle quattro citta' capoluogo, con una legge ad hoc per l'Aquila da inserire nella legge finanziaria. E' l'idea del presidente della Giunta regionale, Luciano d'Alfonso, per valorizzare i territori e "mitizzare" le citta' abruzzesi, con interventi di "sistema". Questa mattina, l'Esecutivo regionale e la Giunta comunale della citta' di Pescara, si sono confrontati alla presenza del sindaco, Marco Alessandrini: "Concordiamo un'agenda e ogni due mesi fissiamo la verifica della progressione del lavoro", ha auspicato D'Alfonso. Le questioni sollevate dal sindaco Alessandrini vanno dallo sviluppo delle infrastrutture e,quindi, dalla richiesta di agibilita' permanente del porto, al piano regolatore portuale. Sollecitazioni sono pure arrivate per alcuni beni demaniali di proprieta' regionale come l'Ex Cofa, e l'ex Fea, quindi per l'area di risulta. Alessandrini ha avanzato la necessita' di un rappresentante del territorio nella Saga. Inoltre e' stato chiesto al Presidente di sollecitare il Ministero dello Sviluppo economico in ordine alla candidatura anche di Pescara per il progetto Zona franca urbana e un particolare accento e' stato posto alle questioni legate alla sicurezza del territorio, segnatamente per il rischio allagamenti, in sede di riparto dei fondi. Dal comune di Pescara e' anche arrivata la richiesta di attivazione delle procedure per il riconoscimento di Pescara citta' metropolitana per il sociale

Il Presidente ha dato assicurazione dell'impegno e della vicinanza della Regione alla valorizzazione delle citta' e, in particolare sull'ex Cofa, per la cui demolizione si conoscera' a giorni il contraente, il Presidente ha chiarito che la "nostra volonta' e' di conferire patrimoni alle citta' secondo un ragionamento culturale: diamo ricorse umane e risorse patrimoniali perche' su questi beni le citta' producano il migliore progetto possibile, da scuotimento intellettuale migliore". Identico ragionamento sara', infatti, affrontato anche nelle altre citta' capoluogo con il conferimento degli ex manicomi all'Aquila e a Teramo, la casa della madre di Mussolini, Rosa Martoni a Giulianova e l'ex Gil a Chieti. Anche l'ex Fea, per il cui accertamento di proprieta' Regione Abruzzo ha vinto un contenzioso giudiziario con il Demanio, e' per il Presidente "un altro giacimento di valore della citta' che deve restituire vita al contesto urbano". D'Alfonso ha anche richiamato l'attenzione del Comune ad una soluzione per l'area di risulta "uno scandalo pubblico di 120 mila metri quadrati, un museo dell'inadempienza per il quale siamo disposti a valutare forme di coinvolgimento ma su progettazione sicura". In ordine all'Aeroporto d'Abruzzo il Presidente ha dichiarato di "valutare l'idea, sul modello di quanto fatto a Firenze, di un patto con un gestore aeroportuale perche' quello che conta non e' la proprieta' ma quanti voli ci sono e quanti biglietti riusciamo a vendere". Uno spiraglio anche per la questione della soppressione del Tar: "Sono convinto che lo salviamo, e' stata una cruna dell'ago ma la partita definitiva si gioca al Consiglio di Stato", ha concluso.

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