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Pubblicato il 17/06/2012 12:12

D'Ercole: "Strano silenzio sulla mia assoluzione"

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Il vescovo: "Non sono un intrallazzatore e ho lavorato con onestà"

Assolto con formula piena dall'accusa di aver rivelato segreti inerenti un procedimento penale che riguardava i fondi Giovanardi destinati al sociale nelle zone colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, il vescovo ausiliare dell'Aquila, monsignor Giovanni D'Ercole, si è detto  "Meravigliato da questa disattenzione della stampa", sulla decisione assunta venerdi' dal gup Giuseppe Romano Gargarella. "Continuero' - assicura monsignor D'Ercole - a lavorare per L'Aquila che ormai considero la mia citta' e per tutti gli aquilani, cosi' come ho sempre fatto anche in questi mesi sicuramente difficili per me".

"E' finito un incubo, ho dimostrato la mia onesta'", confida monsignor D'Ercole, lieto di poter "finalmente ringraziare gli avvocati e tutti quelli che mi sono stati vicini in questo difficile momento". "Grazie - dice - anche ai miei confratelli vescovi che mi hanno detto che questa era una prova mandatami dal Signore che ho dovuto superare. Ho portato la croce per mesi e ho sofferto insieme a tanta gente che era con me". "Ora - conclude il presule - sono felice. Questa prova non mi ha certo indebolito ora sono piu' forte. La sentenza di assoluzione ha dimostrato che il sottoscritto non e' un intrallazzatore ma una persona che lavora per L'Aquila con onestà".

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