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Pubblicato il 31/10/2012 10:10

Di Primio incontra il ministro Patroni Griffi

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Presentata la proposta della creazione di tre province

"Ho appena terminato l'incontro con il ministro Patroni Griffi al quale ho consegnato il documento proposto da me e dal presidente della provincia con il quale chiediamo in Abruzzo tre province, Chieti, L'Aquila e Pescara/Teramo. Il ministro ha ritenuto le ragioni da me espostegli valide e le porterà stamattina all'attenzione del governo, la richiesta é "Chieti Provincia". Spero che l'impegno di Patroni Griffi a far conoscere le nostre ragioni in consiglio dei ministri possa essere sufficiente per salvare la nostra provincia. Altrimenti, pressione sulla Camera dei Deputati dove il provvedimento dovrá andare per la definitiva approvazione. Il motto é sempre "non mollare mai". Io non mollo...ma adesso anche gli altri, a qualunque schieramento appartengono, facciano la loro parte!". Questo il messaggio apparso sulla bacheca facebook del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio dopo l'incontro con il ministro Patroni Griffi. Di Primio aveva iniziato una protesta eclatante davanti a palazzo Chigi. 

 

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Sciopero della fame sospeso, in vista di un incontro con il ministro per la Pubblica amministrazione domani mattina alle 8,15, per il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, da stamani a Roma, davanti a Palazzo Chigi, per chiedere un incontro con il Governo ed il rinvio della decisione del riordino delle Province.

Nel pomeriggio il primo cittadino abruzzese ha incontrato il portavoce del ministro che gli ha chiesto, a nome dello stesso di cessare lo sciopero della fame, informandolo della volonta' di Filippo Patroni Griffi di incontrarlo.

'Sono lieto - ha detto Di Primio - che il ministro abbia accolto la mia richiesta. Nel corso dell'incontro di domani esporro' al Governo le ragioni della mia protesta a difesa della Provincia di Chieti. La decisione quest'oggi, da parte del Consiglio dei Ministri, di rinviare l'adozione dei provvedimenti sul riordino delle Province e' un primo segnale positivo, anche se, resta inteso, che la mia non sara' una cessazione della protesta ma una momentanea sospensione in attesa di auspicabili positivi sviluppi'

"Il ministro Patroni Griffi ha accolto la mia richiesta di incontro, ci vediamo domattina al ministero della funzione pubblica. Nel frattempo il Consiglio dei ministri ha soprasseduto alla adozione di provvedimenti sul riordino province. È un primo segnale positivo speriamo bene". Questo il commento del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio al termine della giornata di protesta avviata sotto Palazzo Chigi per difendere il ruolo di Chieti capoluogo e per evitare la cancellazione della provincia di Chieti. 

 

Critiche sono giunte invece dal capogruppo Pd alla regione, Camillo D'Alessandro che ha scritto su facebook: 'quanto è patetico Di Primio ? Ha annunciato scipero della fame in difesa della Provincia di Chieti contro la soppressione. Nobili ragioni, non discuto. Ma perchè non ha sciperato, solo qualche giorno fa, a L'Aquila contro Chiodi ? Contro la vigliaccheria della maggioranza, di cui lui politicamnete fa parte, di non decidere nulla lasciando così il Governo libero di fare e disfare senza avere nessuna altra proprosta dalla Regione ?'

'Costui sarebbe il difensore delle ragioni di Chieti? La verita' e' che il Sindaco di Chieti non e' riuscito neanche a convincere il suo compaesano Febbo. Entrambi non contano nulla'.

 

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Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio ha annunciato sul social network facebook l'intenzione di iniziare davanti a palazzo Chigi lo sciopero della fame per protestare contro il riordino delle province voluto dal governo Monti. "Stando alle notizie di stampa - si legge nella bacheca del primo cittadino - si prevede la soppressione della provincia di Chieti, l'unica in Abruzzo ad avere i requisiti. In Abruzzo, lo abbiamo già detto al ministro Cancellieri e scritto al premier Monti, la soluzione migliore di riordino é quella che prevede tre province L'Aquila, Chieti e Pescara-Teramo (le uniche due che non hanno i requisiti). Il governo non può, per un mero calcolo ragionieristico, umiliare i territori, mortificare storie millenarie, negare il futuro a città come Chieti distruggendo la economia, il sistema economico, generato dagli uffici periferici dello Stato. Solo per Chieti parliamo di circa duemila dipendenti ed un indotto inestimabile"

"La verità é che il governo ha venduto, parlo di questa specie di riordino, come riforma una manovra inutile che soddisfa i populisti, ma non porterà alcun reale vantaggio ai territori ed al bilancio dello Stato. Non cesserò lo sciopero della fame fino a quando non avrò certezza che sia stata rispettata la legge e Chieti, unica provincia in Abruzzo ad avere i requisiti, continuerà ad essere capoluogo di provincia", dice ancora Di Primio

 

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