"Il Parco della Costa Teatina, qualora fosse realizzato, non bloccherebbe in alcun modo Ombrina mare o insediamenti ad esso similari. A dirlo chiaramente e' stato il ministro Galletti rispondendo oggi al mio question time. La grande menzogna del Pd abruzzese, il quale garantiva che l'insediamento del Parco sarebbe stato elemento ostativo per queste prospezioni idrocarburiche, e' stata oggi definitivamente smentita e sbugiardata". Lo afferma l'on. Fabrizio di Stefano (Fi) a seguito della risposta al question time da parte del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, presentato in Aula alla Camera, su questioni inerenti la nomina del Commissario del Parco della Costa Teatina, Giuseppe De Dominicis, e la realizzazione del progetto Ombrina 2 e insediamenti similari.
"Sugli altri quesiti posti il ministro non e' stato altrettanto chiaro: non ha chiarito - dice sempre il parlamentare abruzzese - le ragioni curriculari della scelta di colui che mentre era presidente della Provincia di Pescara non si accorgeva del disastro ecologico di Bussi. Il ministro ha poi omesso di chiarire gli strumenti e le strutture di supporto con cui il Commissario dovrebbe lavorare per espletare il suo mandato, evidentemente perche' questi strumenti non sono stati forniti".
"Ancora una volta - prosegue Di Stefano - il Pd abruzzese cerca di coprire con le menzogne e le nobili finalita' i veri scopi della propria azione, fare il Parco significa creare nuove poltrone e governare il territorio sulla testa dei sindaci e delle popolazioni amministrate. Non certo, fare quello che prometteva tempo fa l'allora sottosegretario Legnini, ossia di 'l'istituzione del parco puo' essere uno strumento per fermare Ombrina'. Per queste ragioni, siamo ancora piu' convinti dell'inutilita' di questo Parco e della necessita' di moltiplicare gli sforzi in ogni sede e le mobilitazioni popolari, veri strumenti per bloccare Ombrina, cosi' come avvenne per il Centro Oli di Ortona", conclude l'onorevole Di Stefano
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