Per la marineria di Pescara i problemi legati al dragaggio del porto cittadino non sono finiti e le proteste potrebbero sfociare presto con l'occupazione della stazione. Ieri i ritardi delle operazioni di scavo, che fanno slittare il ritardo in mare, sono stati al centro di un incontro in Capitaneria e un altro appuntamento interno alla marineria si annuncia per lunedi' alle 7 nella sede dell'Associazione Armatori Pescara.
In questo momento le preoccupazioni degli operatori derivano dal fatto che "e' scaduta l'ordinanza per il fermo straordinario dovuta al mancato dragaggio, per cui i pescherecci delle altre marinerie ne approfittano per pescare nelle acque antistanti alla citta' di Pescara - dice Mimmo Grosso, a capo dell'Associazione. Non essendoci alcuni impedimento - prosegue - cercano di sfruttare al massimo l'occasione. Alla marineria di Pescara non fa piacere una situazione del genere" e di questo si parlera' lunedi'. Grosso pensa di organizzare "una protesta per salvaguardare il nostro tratto di mare. Se lunedi' mattina vedremo imbarcazioni che pescano liberamente nelle nostre acque, aggiunge, andremo dritti alla stazione centrale e ci siederemo sui binari. Non e' una minaccia al sistema e tantomeno un ricatto, ma e' semplicemente un modo come un altro per tutelare un diritto che ci appartiene. Mi auguro vivamente - conclude Grosso - che la Capitaneria di Porto di Pescara si attivi al piu' presto per evitare il tutto". Grosso chiede cioe' che "si accelerino i tempi per interdire la pesca nelle nostre acque". Atre manifestazioni di protesta della marineria hanno paralizzato la citta', in passato, quando e' stato bloccato lo snodo dell'asse attrezzato di piazza Italia.
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