Il confronto tra i periti non ha risolto i dubbi per il tribunale di Pescara, che si è affidato a due nuovi esperti per datare con certezza le foto delle presunte tangenti di Angelini. Il presidente del Tribunale collegiale di Pescara, Carmelo De Santis ha nominato due periti per fare chiarezza sulla questione della datazione delle fotografie, contenute nella macchinetta fotografica di Angelini, relative alla presunta 'tangente delle mele', per l'accusa, risalente al 2 novembre 2007.
Roberto Baldoni e Luca Montanari entro il 31 maggio dovranno far sapere quale delle due ricostruzioni è più vicina alla realtà, se quella della difesa, che abbina elementi deduttivi a nozioni tecniche, o quella dell'accusa che si basa esclusivamente sulla tecnologia, senza analizzare il contenuto delle foto e l'eventuale veridicità delle immagini scattate.
Il presidente De Santis ha messo a disposizione dei due periti la macchinetta fotografica originaria di Angelini e fornito loro due quesiti da risolvere. Avranno ora 18 giorni di tempo per fare luce sulla questione e preparare una relazione scritta ed orale. La nomina dei due e' stata comunicata da De Santis subito dopo il confronto in aula tra i consulenti di accusa e difesa, Antonio Cilli e Giacomo Gloria, i quali hanno ribadito le loro posizioni: per Cilli le fotografie della presunta tangente sono state scattate nel 2007, mentre per Gloria in un periodo compreso tra il giugno e il novembre 2006.
In mattinata e' stata ascoltata come teste Giuseppina Ivone, curatore fallimentare del gruppo Villa Pini. Ivone e' stata chiamata a chiarire su alcune questioni, tra cui quelle i crediti e i passivi delle varie societa' del gruppo. Il processo riprendera' mercoledi' 15 maggio.
Nel corso dell'udienza si è parlato anche del giubbino blu che l'ex patron di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini indossava nelle fotografie relative alla presunta tangente del 2 novembre 2007, a Collelongo, secondo quanto da lui stesso dichiarato, in realta' e' stato messo in produzione nel settembre 2011.
E' quanto dimostrato, durante l'udienza odierna del processo 'Sanitopoli', su presunte tangenti nella sanita' privata abruzzese, dalla difesa degli imputati, in particolare dall' avvocato Marco Femminella, legale dell'ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone. Femminella ha prodotto e depositato sulla questione della documentazione, in particolare una lettera della ditta produttrice del giubbino. Il Tribunale ha, dunque, disposto l'audizione come testimone del firmatario della lettera, fissandola al prossimo 27 maggio.
Nell'udienza del 13 marzo scorso, Angelini aveva chiesto di acquisire il giubbino, sostenendo che era lo stesso che indossava nelle fotografie della presunta tangente. 'Questo - disse, indossandolo - e' il giubbino. E' lo stesso che avevo li''.
Sempre in mattinata, e' stato ascoltato il consulente della difesa, Giacomo Gloria relativamente ai viaggi effettuati da Angelini a Collelongo. Gloria ha spiegato che i tempi di percorrenza da Chieti a Collelongo e da Collelongo a Chieti, cosi' come indicati da Angelini e dal suo autista, sono per lo piu' compatibili con una permanenza dell'imprenditore a Collelongo. Il consulente ha pero' aggiunto che, incrociando tali dati con i telepass delle auto di Angelini e Del Turco e con i rapporti di servizio degli autisti dell'ex governatore, risulta che, in alcune date di presunte dazioni (20 marzo 2006, 13 maggio 2006, 18 marzo 2007 e 2 novembre 2007), Del Turco non fosse a Collelongo.
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