Un 'falso allarme' del quale 'non siamo pentiti'. Lo ha detto il direttore idrocarburi di Edison, Nicola Monti, in una conferenza stampa convocata alla sede pescarese di Edison, sulla vicenda della chiazza segnalata la sera di lunedi' 21 gennaio dalla nave stoccaggio Fso Alba Marina, di nuova generazione con doppio scafo.
'A 60 ore dal lanciato allarme avvenuto alle ore 22,30 di lunedi' 21, per avvistamento di una macchia sospetta presso il Campo Rospo Mare, nei pressi della FSO Alba Marina, si puo' escludere - afferma Monti mettendo la dichiarazione nero su bianco in una nota diffusa in concomitanza con l'incontro stampa - la presenza di greggio in mare e quindi di qualsiasi forma di inquinamento'.
La macchia, che ha generato l'allarme e che era stata stimata a quel momento a distanza di 30 metri dalla nave stoccaggio FSO Alba Marina, e con un'onda media di 2 metri di altezza, di dimensione 20x60 metri (circa 1 metro cubo) 'si e' rivelata essere composta di natura diversa dal petrolio, sostanzialmente - dice la Edison - terra ed erba di origine fluviale'. In tal senso Monti ha sottolineato la mancanza del 'corpo del reato' rispetto a interventi di indagine sull'ipotesi petrolio. E su una possibile perdita da una manichetta (la condotta flessibile che va dalla produzione alla nave) Monti ha sottolineato che 'l'ispezione sottomarina, durante la quale si sta inoltre provvedendo alla registrazione del tiraggio della linea, gia' oggetto di un piano di manutenzione programmato, ha completato il quadro della situazione, portando ad affermare l'assenza di sversamento di petrolio in mare'.
'Ho dichiarato io l'emergenza - racconta il responsabile esercizio Edison, Giovanni Di Nardo - e non sono pentito. L' operato della nave ha dimostrato di presidiare bene la zona'. E sui tempi della riattivazione dell'impianto, la cui produzione e' stata interrotta nell'immediato dell'emergenza, Di Nardo riferisce che si va da una settimana a un mese 'al termine di tutte le verifiche'. Proseguiranno anche nei prossimi giorni le ispezioni subacquee mentre - ha riferito Edison - nelle prossime settimane sono previsti ulteriori interventi di manutenzione con la verifica delle apparecchiature dei pozzi e il ripristino di 2 pozzi della piattaforma Rospo Mare C, per investimenti complessivi nella sicurezza pari a 160 milioni di euro.
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