gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » ELEZIONI, INGROIA: "L'AQUILA SIMBOLO DEL DISASTRO DI QUESTO PAESE"
Pubblicato il 22/02/2013 16:04

Elezioni, Ingroia: "L'Aquila simbolo del disastro di questo Paese"

elezioni, chiusura, campagna, tour, ingroia, elettorale, candidati

Il leader di Rivoluzione Civile ha fatto tappa a L'Aquila nel giorno della chiusura della campagna elettorale e ha fatto visita alla Casa dello Studente

Affiancato dai capilista alla Camera e al Senato Carlo Costantini e Alfonso Mascitelli e agli altri candidati della sua lista, il leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, ha fatto tappa a L'Aquila nel giorno di chiusura della campagna elettorale. A margine del suo intervento Ingroia ha dichiarato, rispondendo ai giornalisti che chiedevano un suo commento sulle recenti dichiarazioni del leader del Popolo delle Liberta', Angelino Alfano che aveva parlato appunto di una "magistratura a tempo", in relazione alle ultime vicende giudiziaria esplose in piena campagna elettorale: "Alfano come Berlusconi e' ormai un disco rotto. Non esiste la giustizia ad orologeria purtroppo e' una magistratura che ha a che fare con una classe dirigente cosi' corrotta che gli scandali si susseguono uno dopo l'altro. Percio' bisogna cacciare via questa classe dirigente per costruirne un nuova, pulita ed onesta".

Prima di incontrare la cittadinanza a Palazzetto dei Nobili, nel centro storico della citta', Ingroia ha fatto visita nel sito dove prima c'era la Casa dello Studente, in cui a seguito del devastante sisma del 6 aprile 2009, sono morti 8 studenti universitari e lì davanti a quanto resta dell'edificio, commentando la recente sentenza di condanna dei 4 imputati indagati per omicidio colposo plurimo e disastro colposo per la morte di otto giovani studenti universitari e per il ferimento di altri  ha affermato: "Ancora una volta solo la magistratura ha costituito un baluardo a difesa dei cittadini senza diritto, in balia di una politica inetta e corrotta. Ecco perche' dobbiamo portare la legalita' e la tutela dei cittadini dentro la politica. Dobbiamo cambiare la politica che non sia piu' nemica dei cittdini e della magistratura ma amica della gente onesta".

"L'Aquila e' diventata il simbolo del disastro di questo Paese, del fallimento della politica", ha aggiunto. "L'Aquila e' il luogo dove piu' drammaticamente sono emerse l'incapacita', l'inettitudine, la responsabilita' di una classe dirigente che ha portato l'intero Paese nel precipizio. All'Aquila vedo che la ricostruzione non e' mai effettivamente partita. L'Aquila e' un atto d'accusa contro questa classe dirigente. Voglio dire con forza, ricordando e avendo nella mente e nel cuore il dramma della tragedia, che dobbiamo cacciare via la classe dirigente responsabile di tutto questo. "L'Aquila rimane nel cuore e nell'anima di tanti cittadini onesti, non soltanto degli aquilani che piu' di tutti hanno sofferto, ma di tutti gli italiani onesti".

Prima di recarsi a Campobasso dove il canidato premier chiudera' la campagna elettorale, Ingoria ha ancora affermato: "Abbiamo una politica che ha pensato soltanto a se stessa ad autodifendersi, ad autoriprodursi, ad autoassolversi. Rivoluzione Civile vuole portare finalmente la politica dalla parte dei cittadini e mettere sotto accusa i politicanti responsabili dei disastri di questo Paese". 

 "Bersani ha sostenuto le politiche del Governo Monti a braccetto con Berlusconi e qualche settimana fa ha scritto una dichiarazione di intenti con la colazione di centro sinistra che dice che vuole fare un accordo di legislatura con il cnetro liberale di Monti per mantenere lo stesso disastro in eterno. Noi non possiamo mai fare un accordo con questa politica responsabile di questi disastri". 

Ingroia ha proseguito: "E' stata una campagna elettorale nella quale chi ha cercato di portare i contenuti, di portare una politica diversa come noi, sono stati praticamente censurati dagli organi di informazione. Cio' e' avvenuto soprattutto nell'informazione pubblica televisiva. Questa e' anche la ragione per la quale noi abbiamo nel nostro programma di cacciare i partiti dal Consiglio di amministrazione della Rai, dagli organi di vigilanza della Rai, perche' questi partiti gestiscono il potere dell'informazione a proprio uso e consumo e hanno falsato l'intera campagna elettorale". 

 "Casini e' in parlamento dal 1984, da prima della caduta del Muro di Berlino, eravamo ancora in piena Guerra Fredda", ha detto ancora il candidato premier di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia, attaccando il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "E' quello - ha aggiunto Ingroia - che ha portato Toto' Cuffaro al Senato e che lo ha promosso dopo una sentenza di condanna in primo grado, ma oggi Cuffaro si trova in carcere. Casini, come altri, rappresenta la casta contro cui Rivoluzione civile combatte". 

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 3