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Pubblicato il 21/05/2015 15:03

Febbo critica la perimetrazione del Parco della Costa Teatina

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Il presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo critica la presentazione dei confini del Parco Teatino alla Presidenza del Consiglio. "I sindaci, gli unici tutori del proprio territorio, non possono essere esclusi da un progetto di concertazione poiche' il passo successivo alla perimetrazione, ossia la zonizzazione, deve tenere conto di tutte le realta' locali. Cosi' come non si possono tenere esclusi coloro che fanno economia del territorio e sul territorio. Infatti non ci si e' confrontati con i veri portatori di interessi quali agricoltori, commercianti, industriali, artigiani, balneatori, albergatori ma solo con una parte di associazioni ambientaliste. Altro aspetto che desta altri dubbi - aggiunge Febbo - e' la completa assenza di dialogo con la stessa Regione Abruzzo visto che non risulta nessun atto ufficiale di lavoro in nessuna delle Direzioni interessate quali Turismo, Ambiente, Caccia e Politiche agricole e tanto meno in Consiglio regionale unica assise regionale preposta a legiferare in merito. Ritengo che sia veramente paradossale - rileva Febbo - la modalita' di concertazione con cui e' stata portata avanti la costituzione di questa perimetrazione del Parco della Costa Teatina. Il sottoscritto per primo, e piu' volte, aveva sottoposto a tutti i Sindaci, alle Organizzazioni professionali e alle Associazioni sia le problematiche sia le eventuali modifiche da apportare sui propri territori ricadenti nell'area Parco. La costituzione del Parco non puo' assolutamente prescindere dalla antropizzazione e dalle attivita' esistenti e quindi dovrebbe sviluppare un unico progetto compatibile e sostenibile con la nostra costa. Gli stessi sindaci della costa teatina in questi mesi hanno solo sentito parlare di perimentrazione e solo due giorni fa hanno ricevuto dal Commissario, affiancato dall'onnipresente D'Alfonso, la proposta definitiva presentata alla Presidenza del Consiglio mentre sulla zonizzazione, altro aspetto fondante e fondamentale per le regole all'interno del Parco, e' tutto da scrivere ancora". "Pertanto - conclude il consigliere regionale Mauro Febbo - il commissario De Dominicis, che fino ad oggi ha escluso una parte essenziale e corposa del territorio, torni a coinvolgere tutti i portatori di interesse ed in primis i sindaci al fine di redigere regole certe e concordate altrimenti portera' a casa solo un mini parco che non ha nessun senso, istituito tanto per dire 'lo abbiamo fatto'"

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