"Offerta inadeguata" lungo la direttrice adriatica, su cui si concentra la massima mobilita' di domanda dei cittadini abruzzesi, e collegamenti piu' lenti del 1970 per quanto riguarda la Pescara-Roma. A fare il punto su tutte le criticita' del sistema ferroviario in Abruzzo e' la quarta edizione del "Libro nero" delle ferrovie abruzzesi, curata da Federconsumatori regionale e presentata dal segretario Tino Di Cicco. Per quanto riguarda la Direttrice adriatica, secondo il dossier, "molti si attardano a lamentare la mancanza della linea dell'Alta velocita', ma oggi questa e' una battaglia di retroguardia; se invece fossimo capaci di valorizzare le strutture esistenti, potremmo migliorare ugualmente di molto l'offerta lungo questa direttrice". Cio' che nel libro nero viene definito "assurdo", invece, e' il fatto che pur non avendo l'alta velocita' "i prezzi pagati dai nostri concittadini sono gli stessi dell'Alta velocita'. In questo modo - si evidenzia nello studio - Trenitalia drena notevoli risorse sulla direttrice adriatica per mettere fuori mercato i concorrenti sull'Alta velocita'". La soluzione per la Direttrice adriatica, rileva il Libro, e' quella di velocizzare a 200 km/h tutta la linea, consentendo di raggiungere Bologna in due ore e Milano in meno di tre ore. Su questi temi, tra l'altro, di recente Federconsumatori ha proposto un ricorso alla Commissione Europea, al Garante della Concorrenza e all'Autorita' dei Trasporti
Nel dossier di Federconsumatori e' anche contestato il fatto che Trenitalia, sulla Pescara-Foggia, abbia deciso che "il confine di regione, Termoli, debba diventare anche limite insuperabile dei treni regionali verso Sud", con il risultato che i viaggiatori sono costretti "ad utilizzare due treni regionali" o ad utilizzare i "molto piu' costosi Intercity o FrecciaBianca. Niente - si legge nel Libro - puo' giustificare l'ingiustizia subita dai cittadini, se non il disinteresse di Trenitalia e l'ancora piu' colpevole indifferenza" dei responsabili politici regionali. Per quanto riguarda la linea Pescara-Roma, il Libro nero, come nelle precedenti edizioni, torna a ribadire che nel 1970 il tempo impiegato per raggiungere la capitale era di tre ore e tre minuti, mentre oggi e' mediamente di quattro ore e "ad ogni cambio di orario la situazione tende a peggiorare". Lo studio di Federconsumatori si concentra anche sul ruolo della Regione: "L'Abruzzo si e' creato un'identita' 'verde' in Europa e questa identita' deve avere conseguenze coerenti anche nell'ambito dei trasporti. Non saper privilegiare quello su rotaia, per esempio, significa compromettere tutto il lavoro per accreditarsi come regione sensibile alle problematiche ecologiche". Questa impostazione dovrebbe essere "conseguenza di una scelta complessiva delle istituzioni" e non attribuita esclusivamente all'assessorato competente. Il Libro nero - 132 pagine con tanto di documentazione fotografica, schede tecniche e riferimenti normativi - si sofferma anche sulle altre linee ferroviarie abruzzesi, sulla velocita' commerciale, sulle offerte commerciali, sulla soppressione di treni, sulle sanzioni ai viaggiatori e a Trenitalia, sui servizi alla clientela, sulle nuove fermate, sulla gestione del servizio e sul contratto di servizio. "Ad ogni edizione - ha sottolineato Di Cicco - le pagine del Libro nero crescono e questo vuol dire che i servizi peggiorano. La nostra speranza e' sempre che possano diminuire. Nel Libro ci sono tutte le richieste a costo zero, che porterebbero a vantaggi, miglioramenti del servizio e risparmi".
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