"I soldi per ricostruire L'Aquila si possono trovare, ma la mia proposta per trovare i fondi subito viene fermata politicamente, non da un punto di vista tecnico. All'Unione europea non piace perche' e' una proposta libera dai vincoli dei trattati e il governo italiano non riesce a imporla perche' terrorizzato dai parametri europei. Serve uno sforzo comune, uno sforzo politico, per cambiare tutto questo". Cosi' l'economista statunitense Warren Mosler, padre della teoria economica Mosler Economics - Modern Money Theory (Me-Mmt), sulla ricostruzione dell'Aquila terremotata per cui lui ha individuato una soluzione immediata. Lo scorso giugno il guru dell'economia mondiale ne ha discusso al dipartimento del Tesoro del ministero dell'Economia, in un incontro con lo staff tecnico del viceministro, Stefano Fassina, guidato dal professor Massimo D'Antoni, cui hanno preso parte il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, l'ex deputato Giovanni Lolli e il giornalista Paolo Barnard, che ha portato le teorie di Mosler in Italia.
"La proposta che ho messo a punto per far arrivare all'Aquila i circa 6 miliardi necessari alla ricostruzione post-sisma - spiega Mosler - non va a genio a chi in Europa ha convinto gli Stati ex sovrani a temere lo sforamento del 3% del rapporto deficit/pil, in realta' la crisi europea e' causata proprio dall'assenza di crescita legata al pareggio di bilancio. In ogni caso - continua - la mia proposta per L'Aquila non tocca minimamente il debito pubblico italiano. Ma chi comanda in Europa ha il terrore che certe invenzioni possano essere copiate e quindi utilizzate in casi di emergenza".
La proposta di Mosler prevede che l'Italia chieda ad alcune grandi corporation sia nazionali che internazionali, ma operanti in Italia, di versare ora al Governo anticipi di Iva pari ai 5 o 6 miliardi necessari per ricostruire L'Aquila, in cambio di crediti d'imposta governativi che gli annulleranno future tasse per somme identiche. Tali crediti d'imposta frutteranno pero' alle aziende tassi d'interesse pari a quelli che il governo paga oggi sui Btp. Questo permette al governo di incassare fondi senza aumentare il livello del debito odierno, il che e' in linea con le attuali direttive dell'Unione Europea che richiedono agli Stati di aumentare gli introiti fiscali per ridurre i deficit. L'economista sara' all'Aquila il prossimo 11 novembre all'Auditorium del Parco del Castello per un convegno nel quale spieghera' i dettagli della proposta, di fronte ai maggiori rappresentanti politici aquilani e abruzzesi, agli studenti delle scuole dell'Aquila e ai cittadini.
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