A meno di 40 giorni dal giuramento al Quirinale, il 48% degli italiani esprime un'opinione positiva sul Governo Letta. Circa un terzo manifesta un giudizio negativo. Il 19% appare invece più prudente, preferisce sospendere il giudizio in attesa di vedere l'Esecutivo all'opera nelle prossime settimane. Le maggiori perplessità sembrano derivare dall'alleanza di larghe intese che sostiene l'Esecutivo, condivisa da appena un quarto dei cittadini. A convincere molto di più l'opinione pubblica sono invece il programma di Governo, apprezzato dalla maggioranza assoluta degli italiani, e lo stesso Premier. Secondo l'indagine condotta per Otto e Mezzo (La7) dall'Istituto Demopolis, la fiducia verso il Presidente del Consiglio è cresciuta progressivamente, dal 43% registrato il 25 aprile al 54% del 10 maggio, per stabilizzarsi oggi intorno al 53%. Il gradimento personale di Enrico Letta risulta del tutto trasversale: esprimono una valutazione positiva il 67% degli elettori di Centro Sinistra, oltre 7 intervistati su 10 che si dichiarano di Centro, il 56% degli elettori di Centro Destra. Un gradimento inferiore è manifestato invece dagli elettori di Sinistra e da quanti si dichiarano politicamente non collocati. Una scommessa non facile per Enrico Letta: restano infatti molto alte le attese degli italiani verso un Governo che il nuovo Premier ha definito di temporaneo servizio al Paese. In testa alle priorità, per oltre l'80%, è la riduzione della pressione fiscale. Il 75% degli intervistati chiede interventi per l'occupazione, anche attraverso agevolazioni per i neo assunti e la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. In tempi di crisi, i due terzi degli italiani continuano a ritenere imprescindibile anche un taglio degli sprechi e dei costi della politica.
Il 70% degli italiani, intervistati dall'Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento, ha apprezzato la scelta di Enrico Letta di porre il tema dell'occupazione giovanile al centro delle priorità di Governo.
In attesa della revisione delle politiche fiscali in materia, positivo appare il giudizio sullo stop alla rata IMU di giugno per la prima casa. Il 61% giudica favorevolmente anche il progetto di eliminazione dei rimborsi elettorali ai partiti con l'annunciata riforma del finanziamento pubblico. I cittadini hanno ben chiare le difficoltà cui si troverà a far fronte il Governo: il 63% manifesta un certo scetticismo sulla capacità dell'Esecutivo di trovare le risorse finanziarie per attuare fino in fondo il programma annunciato. Un problema appaiono anche la precaria coabitazione di PD e PDL e le possibili divergenze programmatiche. Il 54% dei cittadini teme che, sulla stabilità del Governo, possano pesare - fin dalle prossime settimane - i riflessi delle vicende giudiziarie di Berlusconi. Qualcuno si è spinto ad ipotizzare nuove elezioni anticipate: un'ipotesi, questa, che vede l'assoluta contrarietà degli elettori, il 73% dei quali ritiene che il Governo debba proseguire la propria azione portando a termine almeno gli obiettivi minimi ipotizzati nell'arco di tempo di 18 mesi fissato dallo stesso Premier in accordo con il Capo dello Stato. Tra gli obiettivi imprescindibili vi è la riforma della legge elettorale: l'85% degli intervistati chiede di cambiarla al più presto per non dovere tornare alle urne con il Porcellum. Dopo l'esperienza degli ultimi anni, i cittadini appaiono però scettici: appena il 36% degli italiani intervistati da Demopolis crede che il Parlamento riuscirà ad approvare nei prossimi 18 mesi una nuova legge elettorale.
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