Imprenditori sempre piu' anziani alla guida delle piccole imprese. Quasi uno su quattro (24,1%) nell'artigianato ha piu' di 55 anni, secondo una ricerca Ipsos per Cna, e in 500.000 affronteranno la successione nei prossimi 10 anni. Il 47% non sa a chi lasciare l'azienda, ma solo l'8% pensa di vendere per i costi proibitivi delle cessioni, legati soprattutto all'eccesso di burocrazia.
A oggi, secondo l'associazione, se non ci sono parenti che vogliono prendere il timone, le tasse raggiungono 81 mila euro sulla vendita di un'attivita' da fornaio per 500 mila euro. Un valore che scoraggia l'operazione. Eppure ci sono due milioni di potenziali imprenditori tra i 18 e i 35 anni che potrebbero subentrare alla guida. Secondo il sondaggio Ipsos, infatti, il 15% dei giovani vorrebbe fare impresa e il 93% di questi sarebbe interessato a rilevare un'attivita' gia' avviata ma e' frenato dalla difficolta' ad ottenere il credito sufficiente (per il 75%), dal carico fiscale (per il 54%) e dall'eccesso di burocrazia (per il 43%). Secondo Cna il problema della trasmissione delle imprese alle nuove generazioni contribuisce alla mortalita' delle imprese artigiane, che sono il 23,6% del sistema produttivo italiano. Nel 2012 sono state 120 mila ad abbassare le saracinesche (l'8,4%), al netto delle nuove aperture il numero di attivita' si e' contratto dell'1,4%. L'associazione propone una staffetta generazionale tra imprenditori senior e junior, una cessione programmata e accompagnata da agevolazioni fiscali e contributive.
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