"A meno di improbabili miracoli economici, l'anno prossimo saremo costretti ad aumentare l'Iva complessivamente di almeno un punto percentuale. Il governo Renzi, che prevede una crescita dello 0,6% del Pil nel 2015 (nonché dell'1% nel 2016 e dell'1,3% nel 2017), viene oggi smentito dalle previsioni contenute nell'ultimo Outlook dell'Ocse, che stimano invece una crescita di appena lo 0,2% (rivedendo peraltro al ribasso le sue stesse previsioni precedenti per il 2015, che stimavano una crescita dell'1,1%)". Lo afferma il presidente del Centro studi "ImpresaLavoro" Massimo Blasoni. "Questo dato - osserva Blasoni - comporterebbe minori entrate fiscali per 4 miliardi su base annua, compensabili solo con un immediato aumento dell'Iva. La clausola di salvaguardia, insomma, rischia di essere applicata in ogni caso, indipendentemente dall'effettiva realizzazione dei tagli di spesa previsti dal Governo Renzi"
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