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Pubblicato il 10/09/2012 18:06

Inchiesta sui lavori "gonfiati" per la Ricostruzione, l'imprenditore respinge le accuse

aquila, terremoto, ricostruzione, ciotti

L'avvocato di Ciotti: "Chiederemo un incidente probatorio per tutti i cantieri affinché emerga la verità"

 E' durato circa due ore l'interrogatorio di garanzia di Carlo Ciotti, l'imprenditore di 52 anni dell'Aquila finito agli arresti domiciliari la scorsa settimana nell'inchiesta ribattezzata "Ricostruziopoli". "Non l'ho difeso io, si e' difeso da solo", ha dichiarato l'avvocato Ferdinando Paone, legale del costruttore, al termine dell'interrogatorio. "Siamo d'accordo con la Procura - ha aggiunto - per chiedere un incidente probatorio per tutti i cantieri affinche' emerga la verita'. Il mio assistito ha dichiarato come stavano le cose, cioe' che i lavori sono stati fatti tutti; anzi, forse ne sono stati fatti anche di piu' rispetto a quelli preventivati. La Procura si e' resa conto che non hanno giustificazione le relazioni del Comune, in cui non si parla comunque di 'lavori non eseguiti' bensi' 'non documentati', perche' la pratica di finanziamento che prevedeva che si dovessero allegare alcune fotografie non ha giustificazione. Li' dove al Comune non hanno trovato fotografie hanno detto lavori contestati - ha detto ancora il legale - da questo a dire lavori non fatti, e quindi reato di truffa, ce ne passa. Quanto a Ciotti abbiamo presentato istanza per la remissione in liberta', stiamo aspettando che il pm vada nei suoi uffici per esprimere il parere. Credo che anche questa dovrebbe essere accolta. Oggi? No, stamattina stessa".

Domani mattina il giudice per le indagini preliminari del tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, deciderà sull'istanza di rimessione in liberta' dell'imprenditore aquilano Carlo Ciotti, finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta nota come 'Ricostruziopoli' della Procura della Repubblica del capoluogo. Lo conferma l'avvocato dell'indagato, Ferdinando Paone. Da quanto si apprende, la procura potrebbe dare parere favorevole all'istanza presentata oggi dal legale.

Il costruttore, 52 anni, e' accusato di truffa e falso per circa 500 mila euro in una sessantina di cantieri della ricostruzione leggera, quella delle case classificate 'A', 'B' e 'C' dopo il terremoto del 2009. Oggi c'e' stato l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, al pubblico ministero Antonietta Picardi e al legale.

Per verificare se effettivamente gli importi dei lavori sono stati gonfiati per ottenere un guadagno si svolgera' nelle prossime settimane l'incidente probatorio su ogni cantiere.

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