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Pubblicato il 25/09/2013 09:09

Inchiesta sui veleni di Bussi, parte il processo in corte d'Assise

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A sei anni dalla scoperta di quella che gli inquirenti hanno definita la piu' grande discarica abusiva di sostanze tossiche mai rinvenuta in Italia e addirittura in Europa, e dopo due udienze preliminari, prendera' il via domani davanti alla Corte d'Assise di Chieti il processo per la mega discarica di rifiuti tossici di Bussi sul Tirino  sequestrata nel marzo 2007 dal Corpo Forestale, a meno di 20 metri dalla sponda destra del fiume Pescara.

In realta', a causa di alcuni difetti di notifica, l'udienza potrebbe essere subito rinviata. Diciannove gli imputati, tutti per lo piu' ex amministratori della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque ed anche di disastro ambientale doloso. Se per il primo reato, quello dell'avvelenamento, non incombe il pericolo della prescrizione, per il secondo potrebbe esservi gia' nell'aprile 2015. A far ritardare il procedimento, lo svolgimento di due udienze preliminari, la prima delle quali conclusasi l'11 maggio 2011 con 19 rinvii a giudizio e con la derubricazione del reato da avvelenamento a quello meno grave di adulterazione delle acque. Una decisione che pero' non ha convinto il Tribunale collegiale di Pescara, divenuto competente del procedimento, che nel marzo 2012 ha accolto le tesi della procura circa il reato di avvelenamento, emettendo un provvedimento in cui si stabiliva che la competenza era della Corte d'Assise di Chieti, ordinando pertanto la trasmissione degli atti al pm e, di conseguenza, il ritorno all'udienza preliminare. Udienza, iniziata il 4 ottobre 2012, e conclusa il 18 aprile scorso con i 19 rinvii a giudizio per avvelenamento delle acque e processo in Corte d'Assise.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, per decenni, la discarica, situata nei pressi del polo chimico di Bussi, oltre che vicinissima alla sponda destra del fiume Pescara, sarebbe stata destinata allo smaltimento illegale e sistematico di ogni genere di rifiuti ed in particolare di cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni, metalli pesanti.

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